BATTI IL BEAT

All’interno del panorama culturale bolognese, Ce l'ho Corto Film Festival è uno dei punti di riferimento per il cinema italiano e internazionale al di sotto dei 30 minuti. Fondato nel 2019 dall'associazione culturale Kinodromo, che ha dato uno spazio al cinema indipendente in cerca di casa, quest’anno (dal 24 al 29 Novembre - TPO)  vede come protagonista una sezione off dedicata alla pornografia, Ce l'ho Porno.

La rassegna è stata curata interamente dalle ragazze di Inside Porn, un collettivo nato nel 2016 come progetto culturale all'interno della ricerca universitaria che utilizza la pornografia per creare un libero discorso sulle sessualità. L’ambizione è quella di rendere possibili delle realtà e delle collaborazioni che vadano a sdoganare i tabù legati al porno attraverso l’analisi e la ricerca etnosemiotica, oltre che l’elaborazione di lavori artistici.
"Sonorizzazioni" è solo uno degli esempi qui discussi: film muti a contenuto pornografico ri-sonorizzati live da musicisti di musica sperimentale.
La musica, la letteratura, le performance e il cinema diventano tutti mezzi con cui affrontare i dibattiti riguardanti i preconcetti legati alla pornografia mainstream, la rimessa in discussione dei suoi contenuti, l'approfondimento di tematiche più ampie come la fluidità di genere e la conoscenza di pratiche sessuali alternative (spesso vissute come tabù). E' in questo contesto che, all'interno della sezione Ce l'ho Porno del Festival, si inseriscono perfettamente i ragazzi dell'organizzazione Insight con un cortometraggio dedicato alle vite di quattro sex workers: "C'è porno per te". Questo progetto -la cui preview si terrà il 12 Novembre (oggi) al TPO di Bologna- è un prodotto sincero e innovativo...caratterizzato dall'irriverenza dei due registi che lo hanno girato e hanno partecipato (con tanto di versi e schiamazzi) a questa puntata un po' porno.

Leonardo ci parla di come la passione per il circo e la musica si sia trasformata in un Dj set itinerante, un fantastico risciò che si è esibito su diversi palchi europei (Ozora festival, Sziget, Boomtown Fair, Fusion festival) oltre che sulle "passerelle" italiane.
Durante il periodo di pandemia il Vibrella Sound ha riportato in vita le strade bolognesi, regalando bella musica e divertimento a tutti coloro che aspettavano un po' di novità. E' difatti innovativo il format e sono sempre nuovi gli show, che dal tetto del Vibrella possono tradursi in spettacoli col fuoco, giocoleria, esibizioni con il palo cinese, danze e acrobazie; la musica spazia dalla Bass Music, Glitch, D'n'B' fino al Funk, dal Rock n' Roll allo Swing e tanto altro.
E' un progetto giovane, valido e davvero emozionante: Leonardo ci descrive le sue declinazioni con una voce sempre calda e ottimista, ci racconta delle varie collaborazioni passate (con Cicognani e David Styler) e degli eventi programmati per il futuro (il 30 Ottobre ai Giardini Margherita, Bologna, e il 5 Novembre con un nuovo appuntamento tutto da scoprire). 

Per Leonardo e il Vibrella,
"La vita sta nel movimento" diceva Aristotele.