ilPodcast - a cura della redazione de ilParmense.net
By ilParmense.net
ilPodcast - a cura della redazione de ilParmense.net May 30, 2023
Parmigiano Reggiano: profumo di passione, dedizione, umanità
Quell’odore pungente, acidulo, inebriante. Quei suoni netti e indaffarati, ma delicati, accennati. Quel silenzio affascinante, dedito, ma che riempie la stanza. Quei rotondi, candidi, eleganti pezzi di formaggio trasportati da un luogo all’altro con estrema cura e attenzione. Questo è il Parmigiano Reggiano. Questo è ciò che racchiude in sè l’eccellente prodotto della nostra terra. Questa magia è Parma, e noi non possiamo che andarne orgogliosi [...]
a cura di Giorgia Talacci
Il 400 di Parma: la struttura politica nei domini Viscontei
La prima fase della guerra per il controllo di Parma, si era conclusa con l’esilio di 24 membri della squadra dei Rossi e 8 dei da Correggio. Ma è importante specificare cosa significhi la parola “squadra” all’interno del contesto storico di cui stiamo trattando, dato che coincide largamente con la vicenda politica della città. La diffusione del binomio guelfi-ghibellini si diffonde nel nord Italia dopo la discesa di Enrico VII nella penisola, tuttavia le parole guelfo e ghibellino, assumono importanza maggiore quando le si accompagnano alla costruzione da parte dei Visconti, di una struttura politica di tipo regionale. La dinastia dei duchi di Milano era dichiaratamente di matrice ghibellina ma, al contrario di chi li aveva preceduti e di chi gli succederà, il loro ideale, non si basava sull’esclusione dei nemici dalla scena politica, al contrario, implicava una partecipazione attiva delle fazioni avversarie alla gestione e alla convivenza dell’autogoverno locale nelle varie città del Ducato, Parma compresa [...]
Il 400 di Parma: vecchie diatribe riaffiorano alla morte di Gian Galeazzo
La rivolta dei da Palù era stata sedata nel sangue, ma la situazione generale non era per nulla stata risolta, adesso anche i grandi casati di Parma stavano cominciando a muoversi. Tra i primi a compiere iniziative militari vi furono i Sanvitale, che occuparono il castello di Noceto, poco tempo dopo invece, Francesco da Correggio cedette il passo alle truppe Veneziane e si unì al contingente della Serenissima per saccheggiare Cavriago. Anche i fratelli Giacomo e Pietro Rossi non rimasero con le mani in mano e riempite le casse di mille fiorini mensili, gentilmente sborsati da Firenze, morto il primo duca di Milano, decisero di adoperarsi per insidiare e disgregare lo stato visconteo [...]
a cura di Alberto Carletti
Il 400 di Parma - Alla periferia di uno Stato
In seguito alla dominazione dei franchi fino al XII secolo, Parma divenne un libero comune, amministrato da un podestà e da un capitano del popolo. Nel 1160 Federico Barbarossa sottomise i Parmigiani, ma in seguito fu sconfitto dalla Lega Lombarda e la Pace di Costanza ristabilì l’autonomia cittadina. Nella lunga guerra civile tra Guelfi (fedeli al papa) e Ghibellini (fedeli all’imperatore), la città è prima ghibellina, in seguito guelfa. Salvo un periodo in cui il potere passa ad Ottobuono de Terzi, rimane sotto dominazione straniera dal 1346 al 1447, nelle mani dei Visconti di Milano [...]
A cura di Alberto Carletti
La “grande amica, protettrice e compagna” dei Meli Lupi di Soragna - Castelli e Spiriti Femminili
[…] ed io fra i Celesti d’Olimpo // son per saggezza e finezza famosa: né tu conoscesti // Pallade Atena, la figlia di Giove, che, sempre vicina, // in tutti i tuoi travagli t’assisto e ti sono custode […].
Con queste parole la glaucopide Atena si rivolge nel libro XIII dell’Odissea all’eroe omerico una volta sbarcato a Itaca, rivelandogli di aver vegliato nascostamente su di lui durante tutto il suo viaggio da Troia verso la terra natìa. La proverbiale astuzia del condottiero acheo non gli sarebbe dunque bastata per sfuggire alle innumerevoli peripezie narrate nel poema, se non fosse stato per la sua guardia del corpo invisibile, risorsa che possono vantare pochi personaggi della letteratura, e ancor meno della storia. Sarebbe in questo senso una mosca bianca la vicenda che circonda la Rocca di Soragna e la nobile famiglia Meli Lupi, protagoniste del sesto ed ultimo articolo della rubrica sui Castelli del Ducato e gli spiriti femminili che ancora vi abitano. Ad aiutarci a raccontarlo sarà il Principe Diofebo Meli Lupi in persona, ultimo esponente dell’illustre casato, che ha accettato di condividere con noi la propria esperienza di eccezionale quotidianità.
Il podcast di oggi è a cura di Matteo Gabutti
La fragilità umana a Varano de’ Melegari - Castelli e Spiriti Femminili
Con queste parole Charlotte Brontë introduce una delle figure più ambigue e affascinanti della letteratura inglese dell’Ottocento, al capitolo XXVI del suo capolavoro, Jane Eyre. È Bertha Mason, la prima moglie di Mr. Rochester, che questi ha rinchiuso in un’oscura soffitta per celarne la natura folle e ferina, antitetica rispetto alla severa etichetta della società vittoriana. Rispetto alla proverbiale compostezza britannica, un’irregolarità intollerabile, un’eccezione incompatibile, e perciò segregata dal resto del mondo. Un corto circuito, dunque, dentro un meccanismo oliato alla perfezione, che rischia di mettere in crisi l’intero sistema. Un po’ come accaduto nella fortezza di Varano De’ Melegari, inattaccabile dall’esterno ma non invulnerabile all’interno, come ci ricorda la triste vicenda di Beatrice Pallavicino, la protagonista del quinto articolo della rubrica sugli spiriti femminili che ancora infestano i Castelli del Ducato.
Il podcast di oggi è a cura di Matteo Gabutti
Tra memoria e oblio a San Secondo - Castelli e Spiriti Femminili
Se un albero cade in un bosco anche se non c’è nessuno nei dintorni, fa rumore? Se di una persona morta nessuno rammenta il nome, si può dire che sia realmente esistita? È facile liquidare quesiti simili come triviali o fintamente cervellotici. Eppure, il dilemma ad essi sotteso va ad intaccare le fondamenta stesse di una cosiddetta ‘esistenza’, facendo vibrare le corde in bilico tra realtà e percezione, tra oggettività materiale ed esperienza soggettiva. Benché possa essere spontaneo rispondere positivamente a tali interrogativi, non si può negare che, dalla letteratura alla storia, un peso considerevole è attribuito all’idea di lasciare un’impronta di sé, un segno indelebile del proprio passaggio, che rinvii la nostra mortalità tramandando ai posteri le nostre gesta o il nostro cognome. Queste sono le domande che l’arte e le leggende della Rocca dei Rossi di San Secondo pongono ai propri visitatori, ai quali ci uniremo per il quarto articolo della rubrica sui Castelli del Ducato e gli spiriti femminili che vi risiedono.
Il mistero della morte a Fontanellato - Castelli e Spiriti Femminili
Tra i misteri che offuscano ed attanagliano l’esistenza umana, quello della morte troneggia come uno dei più imponderabili. Tanto più ciò è evidente quanto è giovane la vita che viene recisa. Eppure, come ricorda la metafora floreale del Manzoni nel celebre passo della Madre di Cecilia, al capitolo XXXIV de I Promessi Sposi, siamo tutti uguali di fronte al tristo mietitore, al cui passaggio viene livellata ogni differenza. Non è bastato essere ricco a Don Rodrigo, per sfuggire alla peste. Non è bastato essere giovane alla piccola Cecilia. Non è bastato essere entrambe le cose a Maria Costanza Sanvitale, nipotina della Duchessa Maria Luigia d’Austria, che pure, stando alla leggenda, sarebbe riuscita in qualche modo ad eludere il sonno eterno. Si narra, infatti, che il fantasma della bambina tutt’oggi si aggiri nella Rocca Sanvitale di Fontanellato, dove ci recheremo per il terzo articolo della rubrica sui Castelli del Ducato e gli spiriti femminili che ancora vi dimorano.
Il podcast di oggi è a cura di Matteo Gabutti
La paura del diverso a Montechiarugolo - Castelli e Spiriti Femminili
Maga, barbara, donna. Ecco il peccato originale di Medea, almeno secondo una delle principali chiavi interpretative dell’omonima tragedia di Euripide. Composto nell’Atene del V secolo avanti Cristo, questo capolavoro senza tempo mette in scena tematiche sempre attuali, declinabili in ogni epoca storica. Tra queste, la paura dell’ignoto, di ciò che non possiamo controllare, in altre parole del “diverso”. Una paura ancestrale, presente anche nei periodi più luminosi della civiltà umana, dalla Grecia dell’età classica all’Italia del tardo Rinascimento. Emerge tanto nelle più alte espressioni del teatro ellenico quanto nelle leggende popolari della terra d’Ausonia, come quella dell’affascinante Fata Bema del Castello di Montechiarugolo. Proprio questi ultimi due saranno dunque i protagonisti del secondo articolo della rubrica sui Castelli del Ducato e sugli spiriti femminili che ancora vi dimorano.
Il podcast di oggi è a cura di Matteo Gabutti
Guerra e amore a Torrechiara - Castelli e Spiriti Femminili
Guerra e amore. Queste le due tematiche centrali dell’Orlando furioso dell’Ariosto, espresse nel celebre chiasmo d’esordio del poema cavalleresco. Queste le due anime del Castello di Torrechiara, gioiello dell’architettura castellare italiana incastonato tra i colli sinuosi della valle del Prosciutto di Parma. Queste le due torce corrusche che illuminano la vicenda del valente condottiero Pier Maria Rossi e la nobile dama Bianca Pellegrini. Delle due, solo una arde ancora di una fiamma viva anche dopo la morte, perché neppure quest’ultima ha potuto estinguere il sentimento che ha legato per sempre gli spiriti dei due amanti nelle stanze del maniero. Nella settimana di San Valentino, riscopriamo una delle storie d’amore più travolgenti del circuito dei Castelli del Ducato, nel primo di una serie di articoli in cui andremo ad esplorare le fortezze della provincia parmense seguendo il fil rouge di fantasmi e presenze femminili che ancora le abitano.
Il Podcast di oggi è a cura di Matteo Gabutti
Si svuotino gli arsenali, si colmino i granai
Oggi è il Giorno della Memoria, ma per Parma è anche l'anniversario della morte di Giuseppe Verdi.
Cosa unisce le due cose? Il rumore delle bombe, che alla fine della Seconda Guerra Mondiale in Città distrussero il Monumento dedicato al Maestro. Ma anche il silenzio assordante di chi, di fronte agli orrori dei campi di sterminio, ha taciuto.
E oggi? La guerra è alle porte dell'Europa e Zelensky è stato invitato al Festival di Sanremo.
IlPodcast di oggi è a cura della nostra direttrice, Chiara Corradi