33 'PICCOLE' STORIE DI DESIGN
By Luciano Galimberti
33 'PICCOLE' STORIE DI DESIGNMay 14, 2021
TAVOLO CON RUOTE, Gae Aulenti per FontanaArte, 1980
Un tavolo con ruote come presa di posizione sull'attualità politica, ovvero il design come espressione di un'analisi della società.
MINI MK2 Cooper, Alec Issigonis e John Cooper per British Motor Corporation, 1967
Un'auto piccola, maneggevole, comoda, ma anche emozionante e personalizzabile: un ricordo affettuoso nell'epoca del car sharing.
SUPERAUTOMATICA 88. Pietro Geranzani per Candy, 1968
Quando una lavatrice poteva sembrare un'astronave. Dimensioni contenute, cruscotto semplice, efficienza. Ma il design italiano coinvolge anche la fantasia.
BACIO. Luisa Spagnoli per Perugina, 1922
Un primo vero esempio di food design italiano: tecnica e narrazione integrate, un progetto industriale del miglior Made in Italy.
ZETTEL'Z. Ingo Maurer per Ingo Maurer, 1997
Una lampada che reinterpreta le qualità dei paralumi di carta di riso, pensata per chi vuole comunicare con gli altri.
ABITO IN TESSUTO DI METALLO. Gianni Versace per Versace, 1982
Tecnologia ed emozione trasformano il progetto di moda in un gesto di comunicazione.
209. Thonet per Thonet, 1900
Una sedia che è un caposaldo della tecnica del legno curvato, ma è soprattutto un modello culturale di rottura delle tradizioni costruttive.
TOLOMEO. Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina per Artemide, 1987
Una lampada che afferma la stabilità e la durata degli oggetti nell'ambiente della casa.
5070. Ettore Sottsass per Alessi, 1978
Un'oliera che riporta la ritualità nei più semplici gesti domestici.
MOMENTO. Aldo Rossi per Officina Alessi, 1989
L'archetipo dell'orologio da polso recuperato dopo il successo degli orologi "di plastica".
METROPOLITANA MILANESE. Franco Albini, Franca Helg, Bob Noorda per il Comune di Milano, 1963.
La prima imagine coordinata per un servizio pubblico, destinato a rompere i confini tra centro e periferia della città.
MECCANO. Frank Hornby, 1901 (edizione italiana curata da Roberto Braglia, 1902)
Un gioco: modularità, semplicità produttiva, libertà di composizione. Una filosofia educativa: precisione, efficienza, progetto.
CHAISE LONGUE A REGOLAZIONE CONTINUA, Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, 1927 (Cassina, 1965).
Modernità: la struttura crea l'immagine ma preannuncia anche le intenzioni – i sogni – dell'utente.
834 CICOGNINO. Franco Albini per Cassina, 1953
Un tavolino per favorire i rapporti tra le persone: etereo nella forma ma solido nella struttura, semplice, facile da spostare.
4745. Angelo Cortesi per Kartell, 1987
Il cestino dei rifiuti dalla casa alla città: l'arredo urbano non è pura decorazione.
9090. Richard Sapper per Alessi, 1979
La caffettiera progettata da un designer straniero che ha segnato una svolta in un campo tipicamente italiano.
BIG MAC. Jim Delligatti per McDonald's, 1967
Il panino più famoso del mondo: food design di qualità garantita ovunque a prezzi accessibili.
TANGA. Rodolfo Bonetto per Voxson, 1972
Un'autoradio che ha cambiato il modo di viaggiare con la musica.
SACCO. Gatti, Paolini, Silvestri per Zanotta, 1968
il design che dura nel tempo: progettare nuovi rapporti tra le persone e le cose.
RING. Memphis, 1982
La narrazione al centro del progetto: Kitsch intelligente o crisi del rapporto forma/funzione? Un letto come specchio del cambiamento sociale.
PARENTESI. Castiglioni e Manzù per Flos, 1971
Semplice, duttile, funzionale, suggestiva: una lampada dalla straordinaria sintesi concettuale.
NATHALIE. Vico Magistretti per Flou, 1978
Design dal successo planetario: un letto per sognare guardando il panorama.
MOON BOOT. Giancarlo Zanatta per Tecnica, 1970
L'impronta di una suola sulla Luna diventa un simbolo, e il design si affaccia al mondo della moda.
HASTIL, Marco Zanuso per Aurora, 1970
La stilografica rinasce alla modernità nell'epoca delle penne a sfera.
LA GRANDE SICCITÀ, Paolo Pallucco e Mireille Rivière per Pallucco, 1984
Design tra stabilità e moto, tra realtà quotidiana e volo poetico.
CAB. Mario Bellini per Cassina, 1977
La moda, il costume e il design per la casa.
APOCALYPSE NOW. Carlo Forcolini per Alias, 1984
Un tavolo mobile come un elicottero, che trova il suo posto in ogni parte della casa e conserva la memoria dei gesti quotidiani.
TETRA PAK. Ruben Rausing per Tetra Pak, 1952.
Un alimento fondamentale dalla tradizione al packaging: comunicazione integrata e vita quotidiana.
QUADERNA. Superstudio per Zanotta, 1970
Una casa diversa, inquietante e rassicurante insieme: la ricerca della libertà nel rispetto delle regole.
NOMOS. Norman Foster per Tecno, 1986.
Una workstation che ha cambiato radicalmente il panorama dell'ufficio.
Mac SE. Jerry Manock per Apple, 1985
Primi passi della professione nell'era digitale.
GRILLO, Marco Zanuso e Richard Sapper per Siemens, 1965
Una rivoluzione per il telefono domestico: chiamare e rispondere da ogni stanza della casa.
CIAO, Bruno Gaddi per Piaggio, 1967
Uno scooter e la libertà di movimento dei giovani.