Il Maestro del Coro
By Davide Torchia
Il Maestro del CoroNov 26, 2022
Ep11 | Silenzio (Just the Ending)
Grazie, se sei arrivata, se sei arrivato fin qui.
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Davide Torchia
Ep10 | Il Treno - Parte 2
La rivelazione. Un’apocalisse nel mio cuore. Cos’era successo? No, non è stata una semplice delusione d’amore o meglio, la delusione amorosa ha fatto sì che dentro di me avvenisse un fatto. La solitudine. Capire di essere solo, anche se in realtà non lo sono mai stato, ma la solitudine fisica, una mancanza, un deficit di identità mi attanagliava l’animo e qualche giorno prima della mia fuga mi ritrovai fra le pagine della mia vita, la mia vera vita.
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Davide Torchia
Ep9 | Il Treno
Avevo risparmiato un bel po’ con tutte quelle merende non consumate a scuola, quel tanto che bastava per prendere il primo treno, destinazione infinito. Ero romantico anche nelle fughe solitarie. Il mio pensiero correva più veloce dei vagoni su cui viaggiavo. Ero seduto all’ultimo vagone. Come se avessi voluto essere l’ultimo a lasciar dietro tutto il percorso fatto alle mie spalle.
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Ep8 | Il Walzer
È così che inizia il walzer. Ci si crogiola in una giostra ondeggiante. Cose serie a 16 anni. Cose importanti. La scuola viene portata in secondo, terzo, quarto piano. Ora il cuore distrutto di un povero ragazzino influenza tutta la sfera personale fino a perdere il senso di ogni cosa. E la musica? Sì, ora inizia il vero concerto.
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Davide Torchia
Ep7 | Mi minore
Siamo ragazzi in un periodo del caos. Siamo adulti che torneranno bambini, siamo storie che s’intrecciano e che lasciano cadere le proprie convinzioni per condividerne altre. Siamo i ragazzi del coro, e questo ci basta e, più di una propaganda giovanile, ci teneva uniti. Diversi ma uno, come il titolo di un evento a cui abbiamo partecipato. Le diversità non si annullano ma uniscono. Siamo ragazzi, figli del caos.
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Davide Torchia
Ep6 | Notte Stellata
Fiori che nascono in mezzo ad una coltre bianca di gelida neve calda. Stelle che illuminano la notte accesa del buio più folto. Luna che eclissata risplendi le tenebre. E “quei ragazzi che si amano, che non ci sono per nessuno” si celano fra luci e ombre di un momento di silenzio. Shhhhh… facciamo piano, sussurriamo anche in quest’alba perché il sole non ci accechi, non siamo pronti, non ancora a venir fuori allo scoperto, perché la notte ci ha avvolto con la sua fredda coperta che ha scaldato il nostro cuore. E allora presto amore mio, stringimi forte un istante ancora, perché io mi perda nel sogno di un istante di fragile equilibrio che ci unisce in questa flebile armonia.
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Davide Torchia
Ep5 | Come neve che cade
La neve, mai avrei immaginato che non avrei più visto una nevicata così abbandonante come in quegli anni. Come è bello vedere ogni singolo fiocco cadere lentamente, silenzioso, come le pausa fra una nota e l’altra. Come l’amore che arriva e ti travolge senza accorgertene. Diventa lentamente pesante quando copre il tetto della tua casa, e quando si scioglie, nonostante vi sia un sole immenso, continui a vedere solo le nubi.
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Silent Night performed by Davide Torchia
Ep4 | Voci Miste
Certo che con quei 60/70 elementi, quel materiale umano di voci, non è semplice ottenere il silenzio. Il silenzio, anch’esso importante melodia che restituisce un senso a tutta la composizione. Sapete, ci sono opere che si concludono con anche un minuto di silenzio che puntualmente viene interrotto dall’applauso ignorante (nel senso che ignora) del pubblico in sala. È così che prima di ogni esecuzione bisogna far silenzio, ascoltarsi, ascoltare il diapason e il primo accordo che deve venirsi a creare per accendere la magia.
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Davide Torchia
Ep3 | Una mattina di Settembre
Le foglie che cadono. Rosse e gialle si staccano dai rami. E vanno giù, lentamente. La calma, la quiete che pervade l’ambiente circostante. Il vento sembra attraversare il tuo corpo e ti senti leggero mentre ti lasci cadere, in mezzo a quel manto colorato d’autunno. Ed è così che le note, come foglie, volteggiano fra loro. Una mattina di Settembre.
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Davide Torchia
Ep2 | Voci all'unisono
Come fai a non emozionarti davanti ad un pubblico che resta lì, in silenzio ad ascoltare quell’armonia di voci che cantano all’unisono, ognuna una parte diversa, ognuna che si unisce all’altra. Come fai a non emozionarti quando un brano prende forma e tu sei uno strumento che sostiene l’altro e l’altro sostiene te? Come fai a non sentire tutto questo? Dice Leopold Sedar Senghor … “Là dove senti cantare, fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni…” e noi siamo uomini buoni.
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Davide Torchia
Ep1 | Il Canto
Si dice che la musica possa unire i popoli, si dice che la musica possa portare la pace. Quanto servirebbe oggi. Non so se tutto questo sia possibile, ma posso dire, però, che la musica mi ha salvato. Come è successo? È iniziato tutto quando frequentavo le scuole superiori. Un po’ di tempo fa.
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