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Indizi di futuro

Indizi di futuro

By Roberto

L’attualità nasconde molti Indizi di futuro, li racconto cercando di immaginare come sarà il domani.
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Eutanasia

Indizi di futuroJun 26, 2021

00:00
05:45
Morire di caldo in Canada

Morire di caldo in Canada

Buongiorno, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani.

Il primo stadio è rappresentato dallo stress, poi sopraggiunge un diradarsi dei sensi, o come si dice uno stato di confusione, magari qualche crampo, nausea, vomito, male alla testa. Poi il corpo fatica a mantenere una temperatura sopportabile, e infine non ci riesce più perde il controllo, il calore prende il sopravvento, l’aria è intrippò calda, oppure si ci è esposti troppo al sole, insomma il caldo entra dentro e si prende la vita. La chiamano ipertermia, volgarmente colpo di calore, e uccide.

Spesso se ne viene colpiti sulla spiaggia, perché l’esposizione ai raggi diretti del sole, specie in una giornata umida, può arrivare ad aumentare la temperatura percepita di 10° rispetto a quella reale.

Il modo migliore per difendersi è mantenere ben idratato il corpo, indossare abiti leggeri, non esporsi alla luce diretta del sole, insomma le precauzioni che si leggono ogni anno all’inizio dell’estate su tutti i giornali, ma in certi o momenti, in certi luoghi, qualsiasi precauzione pare essere vana, e la ipertermia prende il sopravvento.
E se questo stesse succedendo i qualche parte del mondo?

La Columbia Britannica è un territorio a ovest del Canada, ci vivono circa cinque milioni di persone, la città più popolosa è Vancouver, paradossalmente non situata sull’isola di Vancouver, dove invece si trova la capitale che è Victoria.
Il Canada come ben sapete si trova a nord degli Stati Uniti e la Columbia Britannica si trova sopra lo stato di Washington tanto per immaginarne geograficamente la collocazione.
La prima immagine, riguardo alla temperatura che vi si può trovare, visto dove si trova, non è una temperatura che sfiora i 50 gradi.
Eppure in questi giorni la temperatura ha toccato il record storico di 49,6 gradi. E’ un fatto anomalo? A cosa è dovuto questo riscaldamento straordinario?
Alla prima domanda si deve rispondere si, la media stagionale è meno della metà. Se prendiamo per esempio Vancouver, la media annuale è di 9,5 gradi, mentre il mese più caldo, cioè agosto, si attesta su 18,2 gradi, mentre la massima non supera i 22,6 gradi.
Cosa è accaduto?
Intanto diciamo che in questi giorni questo fenomeno è costato la vita a quasi 500 persone solo nella Columbia Britannica, e il fenomeno ha interessato anche altre parti del Canada, l’Oregon e Washington.
Il fenomeno si chiama cappa di calore, e in estrema sintesi è un sistema di alta pressione che si trova stabile su di un aria impedendo alle correnti di attraversarlo, e surriscaldando il terreno si alimenta in un circolo vizioso difficile da interrompere, insomma è come mettere un coperchio a una pentola che bolle.
Come se non bastasse, l’ulteriore terribile notizia arriva dall’organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite che annuncia che i fenomeni meteorologici estremi sono raddoppiati negli ultimi 40 anni, e che il surriscaldamento della terra ha la sua influenza al riguardo, e non si tratta dell’unica istituzione a lamentare un allarme, tanto che piuttosto che additare questo caldo come evento eccezionale, potremo considerare la normalità del passato come un evento eccezionale, poiché anche la climatologia accusa difficoltà nello stabilire dei modelli interpretativi come quelli fino ad oggi utilizzati.
Ad ogni modo il pericolo più grande è sicuramente legato al fatto che mentre il pianeta si può adattare a questo tipo di fenomeni, l’uomo ha bisogno di secoli, addirittura di millenni per potere sopportarli. A partire dalle problematiche economiche, fame e povertà per una grande fascia della popolazione mondiale, per finire alla capacità del corpo umano di sopportare temperature più alte di quelle attuali, come dimostrato da ciò che sta accadendo in Canada.





Jul 03, 202107:10
Falchi e colombe

Falchi e colombe

Buongiorno, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni giorno alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Oggi abbiamo bisogno di chiarire diversi acronimi, per poter comprendere la lotta che infiamma i contrapposti interessi dei vari paesi europei, ovvero all’interno del board di politica monetaria, nel cuore della BCE.

Iniziamo proprio dalla BCE, dalla Banca Centrale Europea, il cui compito, per ciò che attiene l’argomento che intendiamo trattare oggi, è quello di attuare la politica monetaria europea, ovvero dei 19 paesi che hanno aderito alla moneta unica, quella che normalmente viene chiamata zona Euro.
Parlando di BCE non possiamo non citare un altro ruolo di grande importanza svolto dall’istituzione è quello di vigilanza sugli istituti di credito, insomma fa in modo che i dettami stabiliti dai trattati vengano rispettati.
Per proseguire nella presentazione degli attori in gioco, potremmo di re che la BCE assieme alle banche centrali dei 27 paesi facenti parte della Comunità Europea fa parte della SEBC, cioè del Sistema Europeo delle Banche centrali.
Per completare il cast, dobbiamo citare l’Eurosistema, ovvero la BCE e le banche centrali facenti parte dell’Eurozona.

Bene ora per entrare nelle funzioni della BCE vediamo cosa è il Pepp, ovvero il Pandemic Emergency Purchase Programme, ovvero l’acquisto di obbligazioni tramite il programma emergenziale.

E infine il tapering, cioè la chiusura del PEPP, cioè la graduale diminuzione del piano di stimolo all’economia monetaria, ovvero una graduale diminuzione dell’acquisto di obbligazioni.

Bene adesso che abbiamo qualche strumento possiamo iniziare a raffigurarci la funzione dell’operatività del PEPP e del tapering.

C’è crisi economica? Allora la BCE butta soldi sul mercato acquistando titoli del debito dei vari paesi appartenenti alla comunità, mentre se l’economia mostra segni di ripartenza, allora attraverso il tapering diminuisce l’acquisto degli stessi.

In definitiva si tratta di una specie di ammortizzatore che attutisce i dossi o le buche sulla strada dell’andamento dell’economia.

Compreso a grandi linee il meccanismo, dobbiamo considerare che la situazione dei diversi paesi non è mai la stessa, ci sono quelli che affrontano meglio una determinata crisi e quelli a cui invece le difficoltà non paiono avere fine o risoluzione. Quindi ogni volta che si intraprende un’iniziativa che spinge a immettere o a togliere denari dal mercato, ovvero ad acquistare o a smettere di acquistare, ogni paese ha la sua posizione, e spesso la posizione di alcuni è perfettamente contraria alla posizione di altri, che significa anche che le esigenze sono diverse.

Normalmente sono definiti falchi coloro che adottano una linea più dura, cioè un minor interventismo in favore dell’economia, e colombe invece coloro che hanno una maggior predisposizione a intervenire per dare un aiuto al mercato, ovvero ai paesi.

Dopo un periodo in cui per necessità, principalmente dovute alla pandemia le colombe hanno soccorso le nazioni europee con grande intensità, l’apparire all’orizzonte di qualche spiraglio di ritorno alla normalità, dal punto di vista economico ovviamente, i falchi iniziano a mostrare le loro ragioni, incitando a rallentare con vigore quegli aiuti.
Saranno quindi le nazioni più ricche, o quelle che hanno affrontato meglio la crisi a chiedere di rallentare gli aiuti, mentre le nazioni maggiormente in difficoltà chiederanno di non rallentare l’intervento.
Un braccio di ferro dal quale dipende il nostro benessere futuro, una previsione su quanto accadrà, che se sbagliata, potrebbe accentuare una crisi in alcuni stati e affievolirla in altri.
Insomma ci sono ancora tante Europa, ma con il tempo e questi interventi regolatori, si cerca di diminuirne il numero.
A domani.



Jun 30, 202107:16
Lookism

Lookism

Buongiorno, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni giorno alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Il New York Times fu fondato nel 1851, ha la sua sede nell’omonima città, ma è letto in quasi tutto il mondo. E’ il quotidiano che nella classifica mondiale risulta al diciottesimo posto, e il terzo negli Stati Uniti, insomma carta pregiata.
Vanta il maggior numero di premi Pulitzer: 130.

Bene ora prendiamo in esame un altro attore della nostra storia, il lookism.
E’ David Brooks a mettere in campo la questione, proprio dalla colonne del New York Times.

Gli studi parlano chiaro, i brutti sono discriminati, e con dovizia di prove il giornalista mette sotto gli occhi del mondo un fatto: essere brutti è uno svantaggio.
Non che questo ci stupisce, credo fosse chiaro a tutti che un bell’aspetto è d’aiuto in mille circostanze.
Pensate a un colloquio di lavoro, alle probabilità di avere migliori relazioni.
Se poi assieme alla bellezza, c’è la capacità di usarla, allora l’arma è letale.
Il giornalista ne quantifica gli effetti, e sostiene che una persona meno attraente abbia una perdita economica importante nella propria vita proprio a causa della mancanza di bellezza, e la monetizza intorno ai 250000 Dollari. Numeri che impressionano, ma quello che veramente impressiona è un altro aspetto, sono i risvolti dell’inclusione, perché credo tutto nasca da lì, dal fatto che iniziamo ad accorgerci delle discriminazioni, delle ingiustizie, come se d’un tratto un mondo che era perfetto, ora non lo fosse più. Con il mio metro e settanta avrei fatto molta fatica a diventare un buon giocatore di pallacanestro, o almeno consentitemi di affermare che sarei partito con un notevole svantaggio.
Avrei potuto chiedere a quelli alti due metri, per giustizia, di usare una mano sola, o indossare qualche ostacolo alla mobilità, tale da restituire il vantaggio che la sorte gli ha dato.
In questo caso è interessante il gioco del golf, dove attraverso un handicap viene consentito a giocatori di capacità diverse di affrontarsi quasi alla pari, ovvero chi è meno bravo parte avvantaggiato. Democratico? Forse, ma il premio a chi si è impegnato, o a chi è dotato? Uniformare, portare tutti allo stesso piano, significa elevare tutti o abbassare tutti?
E’ giusto porre dei vincoli a chi ha determinate qualità per renderlo uguale agli altri?
Ho tante domande, e poche risposte. Come sempre.
Oltretutto vogliamo avere tutti le stesse opportunità, gli stessi diritti, ma vogliamo essere speciali, unici.
Il che è molto difficile.
Negli ultimi anni c’è stata un’ondata di diritti che sono divenuti di moda, vendette da parte di chi ha subito ingiustizie, quindi David Brooks, il giornalista che ha scritto l’articolo, ha scelto una non qualità dal mazzo delle tante e l’ha messo sulle pagine di un amplificatore come il New York Times.
Peccato che il mio podcast non abbia questa risonanza, a tal proposito consigliatelo agli amici, perché potrei dire che anche quelli intelligenti hanno dei vantaggi, come quelli che nascono ricchi, quelli che nascono in una nazione rispetto a un altra.
Insomma vorrei dire che la giustizia è lontana, e forse neppure raggiungibile.
Questo non vuol dire che non si possa ogni giorno fare un passo avanti.
Il lookism deve essere considerato una presa di coscienza, e la cultura la reale discriminazione, perché stabilisce il bello e il brutto, il desiderabile e il meno desiderabile.
In una cultura hippie forse il denaro non è un gran valore, mentre in un sistema capitalistico lo è.
Bene allora smettiamo di prendercela gli uni con gli altri per una diversa tonalità di pelle, orientamento sessuale, di genere, o un kg in più o in meno, e costruiamo insieme una cultura inclusiva e basata su valori profondi.
Come si fa?
Basta che ognuno faccia la sua piccola parte.
Un passo per volta.
Jun 28, 202106:48
Gina Coladangelo

Gina Coladangelo

Buongiorno, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni giorno alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Può un semplice bacio costringere un ministro a dare le dimissioni, e le telecamere di sicurezza di un ministero possono oltre a essere indiscrete, incrinare una carriera?
Iniziamo dagli attori.

E’ figlia di un miliardario italiano, è sposata con un ricco imprenditore inglese, dirige una compagnia di pubbliche relazioni o forse sarebbe meglio di re di relazioni pubbliche, e vedremo il perchè, e a causa di un suo bacio un ministro britannico è costretto dall’opinione pubblica a lasciare il mandato.
Un bel intrigo.
Iniziamo a fare un nome, Gina Coladangelo, e un luogo Gran Bretagna. Infine vediamo chi è il ministro in questione Matt Hancock.
Ora cerchiamo di capire cosa è accaduto.
Il 6 maggio scorso, quando in Gran Bretagna vigevano strette raccomandazioni per il distanziamento sociale, ovvero quando il ministro in questione dal suo pulpito indicava quale era il corretto comportamento da seguire per evitare la trasmissione del contagio, ovvero quando non si poteva avere contatti con nessuno che non appartenesse alla propria sfera familiare, cioè chi viveva nella stessa abitazione, la stessa persona che incitava i concittadini a seguire le regole, non le stava rispettando.
Ciò premesso Matt e Gina, rispettivamente il ministro per la salute, e una sua consulente sono stati sorpresi da una telecamera di sorveglianza, e l’immagine è divenuta di dominio pubblico, quindi pubblicata su diversi tabloid.
Dato il fatto che Gina e Matt non sono conviventi, ovvero ognuno di loro ha un suo proprio nucleo familiare, tale contatto sarebbe proibito.
Quindi abbiamo diverse trasgressioni: sicuramente il problema del distanziamento, poi il fatto che ciascuno era regolarmente coniugato, e infine in fatto che una persona con cui pare vi fosse una relazione, fosse consulente del ministero, cioè pagata con soldi pubblici.
Vi chiederete come è andata a finire, il ministro sotto la pressione dei media ha rassegnato le proprie dimissioni, scusandosi per aver infranto le regole sul distanziamento.
Le regole sul distanziamento.
Neppure una parola sul fatto che la ragazza che abbracciava e bacia va non fosse la moglie, e che anzi era stata da lui assunta come consulente, quindi pagata con soldi pubblici.
Interessante anche notare che la moglie del ministro è stata vista regolarmente al suo fianco dopo l’accaduto, o meglio dopo che l’accaduto fosse diventato di dominio pubblico, mentre sembra che Gina non abbia proseguito la relazione, ma sarà il tempo a illuminarci.
Quello invece che non trovo sui giornali è il fatto che non si sia trattato di un paparazzo a scattare e poi a divulgare la fotografia, ma che l’immagine provenga da una telecamera di sorveglianza, e che è noto tali strumenti non sono a disposizione di chiunque.
Le dimissioni di un ministro sono un affare politico di certo peso, specie in una nazione fra le più importanti del mondo, possibile che si ci sia concentrati sui palpeggiamenti e non sulla fonte di quelle immagini che non ho trovato scritta su nessun articolo, salvo il fatto che verrà avviata un indagine interna, dato che le telecamere erano del ministero che Hancock presiedeva.
Un indagine interna, bene, oramai ci sono telecamere da ogni parte, fate attenzione a quello che fate, specie se siete politici e magari avete qualche nemico di troppo.
A domani


Jun 27, 202105:45
Eutanasia

Eutanasia



Buongiorno, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Oggi parleremo di eutanasia, la parola proviene dal greco e significa buona morte, un paradosso perché una morte non può essere mai buona, a meno che, una terribile è inguardabile malattia, ad esempio, condanni a una lunga e senza speranza agonia. In questo caso si può fare un’eutanasia passiva, smettendo di somministrare i farmaci che terrebbero in vita la persona, oppure attiva somministrando una sostanza capace di uccidere.
Quando è richiesta dal paziente è volontaria.
Chissà se è giusto o meno aiutare qualcuno a cercare una “buona morte”, ovvero commettere un omicidio. Non dimentichiamo che esistono in diversi paesi degli omicidi legali, ad esempio la pena di morte, e in quasi tutti i paesi la legittima difesa, ma non divaghiamo.

La Spagna ha introdotto ieri la legge sull’eutanasia. Il paziente deve farne richiesta, ovvero dare il proprio consenso per ben quattro volte, in un processo che dura cinque settimane e che prevede siano due medici estranei al caso a essere testimoni. Resta imprescindibile che il richiedente deve essere affetto da una malattia incurabile o da dolori cronici tali da rendere insopportabile il vivere.
Ovviamente il personale addetto a tale procedura, sia attiva o passiva, sia che interessi la sola prescrizione del farmaco al paziente che lo utilizza per suo conto, o che attivamente lo somministra, potrà essere obiettore di coscienza.
Qui si deve fare una profonda riflessione sul noto giuramento di Ippocrate che ogni medico recita prima di iniziare la professione, da cui estrapolo una parte saliente per il nostro oggetto:
“Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, ne suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.”
Senza ulteriori indagini, già a prima vista direi che i due dettami stridono, sia per con alcune realtà presenti, quali l’aborto, che con realtà future come potrebbe essere l’eutanasia.

Non si tratta della prima volta, che una nazione compie questo passo, sono ben sette le nazioni al mondo dove tale procedura è consentita, il primo fu l’Olanda circa venti anni fa.


Per rimanere in Europa anche Belgio e Lussemburgo ammettono l’eutanasia, e se invece guardiamo al mondo intero, dobbiamo aggiungere Canada e Nuova Zelanda.
In diversi paesi, tra cui la Svizzera, il suicidio assistito è praticato, ma non c’è una legge che ne regoli i metodi.


In Italia l’eutanasia è illegale, se ne discute da tempo, ovvero si discute o meno per ciò che attiene alla disponibilità della propria vita, perché di questo si tratta, di poter disporre della propria vita, di poter autodeterminare la propria esistenza. L’articolo 579 del codice penale vieta l’omicidio del consenziente, e quindi questo deve essere abrogato per far si che anche nel nostro paese l’eutanasia possa avere corso legale.
L’associazione Coscioni si batte in Italia affinché l’eutanasia diventi legale. La stessa associazione si è battuta a lungo per il testamento biologico che il 14 dicembre 2017, è divenuto legge, ovvero da quella data è possibile dichiarare le proprie disposizioni anticipate di trattamento, ossia si possono dare disposizioni per un momento futuro in cui non si sarà capaci di intendere e di volere.
Bene il mondo cambia.
A domani.



Jun 26, 202105:45
Clickbait

Clickbait

Buongiorno, oggi e Venerdì 25 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società. Variante Delta, delta plus, previsioni per un autunno difficile come quello dello scorso anno? ma è veramente possibile fare delle previsioni, oppure il fenomeno del clickbeat ovvero il metodo di remunerazione delle notizie sulle rete, ha modificato il modo di comunicare. Quel un tanto a click, ha fatto diventare i cronisti, ma più che altri gli esperti che da loro vengono interrogati, persone capaci di leggere il futuro, ovvero necessitati a dire qualcosa per non perdere la ribalta? Soltanto qualche settimana fa nessuno conosceva la variante Delta, e poi la Delta plus, come si può quindi alla luce di variabili sconosciute prevedere cosa accadrà? Quanto questo esercizio intacca la fiducia nei confronti di professionisti che piuttosto che apparire alla televisione sono felici di fare affermazioni che regolarmente vengono smentite, magari da loro stessi? E’ vero che soltanto gli stolti non si contraddicono mai, ma forse c’è un limite. Quanto dura la memoria del pubblico? Le domande sono tantissime, mentre le risposte non possono che essere, basandoci sulla stima che abbiamo di tali professionisti, basate sul fatto che se lo fanno, ne hanno tutto l’interesse, altrimenti perché mai lo farebbero. E inoltre questo ci deve anche fare pensare che la ribalta deve essere un posto dove si sta molto comodi. Ciò premesso puntiamo il dito verso la variante Delta plus, premettendo che non immagino neppure cosa succederà, e che tuttalpiù posso sperare che il peggio sia passato, anche se ogni giorno leggo qualcosa che mi fa temere che così non sarà. La lotta per la vita funziona esattamente come la lotta fra l’uomo e il virus, noi studiano un’arma capace di sconfiggerlo e lui, mutando, è questa la sua arma, cerca di aggirare le nostre difese. Direi che a una prima riflessione chiunque può arrivare a pensarlo, ma allora perché si fa a gara ad affermare, come leggo oggi, che ad ottobre rivivremo la stessa situazione vissuta l’anno scorso, oppure che ogni problema svanirà, da esperti di grande fama. Poi leggo previsioni sull’economia, ovvero le previsioni sul PIL (Prodotto Interno Lordo) ottimistiche per il 2021 e per il 2022. Quindi nella stessa pagina di giornale leggo a fasi alterne che andrà tutto bene, che la variante Delta farà una catastrofe, e poi di nuovo che andrà tutto bene con il PIL al 4,9%. Ovviamente qualcuno sta sbagliando, forse qual qualcuno sono io, che continuo a credere alle previsioni, che prendo le notizie troppo sul serio, che cerco di capire quello che succederà in base a quello che è accaduto, come se il presente fosse un filtro capace di selezionare delle indicazioni. Ecco, forse più modestamente non dovrebbe nessuno raccontarci quello che accadrà, ma soltanto dare qualche indizio sul futuro. Comunque la nuova variante pare stia incrinando la serenità di luoghi come Israele, dove si pensava già di aver messo da parte il problema pandemia. Bene, l’indizio di futuro di oggi è: mai abbassare la guardia. A domani

Jun 25, 202105:12
Sede legale in Olanda

Sede legale in Olanda

Buongiorno, oggi e Giovedì 23 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Oggi Mediaset ha annunciato che trasferirà la propria sede legale in Olanda. Ha rassicurato naturalmente sul fatto che la sede fiscale rimarrà in Italia, così come la sede amministrativa.
Bene, probabilmente il trasferimento, che ha messo d’accordo tutti, persino i signori di Vivendi con i quali hanno litigato per qualsiasi altra cosa, presenta dei vantaggi straordinari, altrimenti sarebbe stata bagarre, altrimenti l’operazione non si sarebbe fatta.

D’altro canto in Europa esiste il pieno diritto di poter compiere tale atto, la circolazione delle merci e dei capitali è garantita, quindi un’azienda può decidere di spostare la propria sede dove più gli aggrada. Molte società italiane, ad esempio Eni, Enel, Exor, Luxottica, Ferrero, Illy, Campari, e chissà quante altre hanno lecitamente fatto questa scelta.
Ma perché un’azienda che nasce in Italia, produce in Italia, sente questa necessità?
Naturalmente ogni azienda ha le sue proprie valide ragioni diverse da quelle delle altre aziende, tutte, invece, sicuramente, hanno una convenienza, altrimenti perché mai lo farebbero?
La mia domanda, comunque non verte tanto su quello che hanno fatto le aziende, ma su quello che non ha fatto il governo: “perché mai il nostro paese non costruisce le condizioni che spingono le aziende a fuggire, anche nel nostro paese, per far si che preziose tasse, non rimangano entro i nostri confini.
Ovvero perché non facciamo qualcosa che renda l’Italia un paradiso per le aziende italiane, prima che anche altre se ne vadano?

Le motivazioni che spingono le aziende a compiere il passo sono, oltre alle agevolazioni fiscali, anche di carattere burocratico, e di diritto societario.
Pare infatti che la “naamloze vennootschap” un tipo di società caratterizzata dall’autonomia patrimoniale perfetta, con personalità giuridica autonoma ben distinta da quella dei soci, la cui responsabilità patrimoniale si limita al capitale versato, consenta di ottenere grandi vantaggi e libertà nella governance.

A Prins Bernhardplein, in un solo palazzo, sono domiciliate quasi 3000 aziende, ma chi lavora in quel palazzo sono i dipendenti della società specializzata nella creazione di sedi legali in Olanda di aziende straniere, non i dipendenti delle aziende che lì hanno la sede legale.
Possiamo trovarvi i nomi dell’industria mondiale come Tesla, di internet come Uber, o più tradizionali come Ikea.
Naturalmente non mancano star dello spettacolo come ad esempio gli U2.
Vorrei ricordare che l’Olanda è il primo paese in Europa per l’efficienza della sua burocrazia, e che il diritto societario del luogo consente di poter controllare una società, con un particolare meccanismo con quote di capitale inferiori a quanto richiesto in altri paesi.
Ovviamente il fatto che i dividendi e i capital gain che affluiscono dalle controllate estere non concorrono all’imponibile, e che interessi e royalty non sono tassati, ha certamente una sua influenza, ma ripeto, non sono interessato ai meccanismi che concorrono a rendere interessante l’Olanda come luogo dove posizionare la sede legale della propria azienda, bravi loro a riuscire ad attrarre oramai da decenni aziende internazionali, sono interessato a capire perché non facciamo nulla per impedirlo, offrendo ad esempio condizioni simili.
Forse è meglio guadagnare un pò meno, piuttosto che nulla.
Bene anche oggi qualche indizio sul futuro lo abbiamo trovato.
A domani.



Jun 23, 202106:13
Mining

Mining

Buongiorno, oggi e mercoledì 22 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Il Sichuan è una provincia della Repubblica cinese, letteralmente significa “quattro fiumi” e vi abitano circa 90 milioni di persone appartenenti a 53 etnie diverse, un vero crogiolo di culture.
Nella zona si era concentrata un’attività denominata “mining”, nome che avrete già sentito in collegamento con le Cryptomonete.
Deriva da “to mine” estrarre in inglese, e si tratta, per farla breve, di fornire un servizio, ovvero svolgere l’enorme numero di calcoli necessario ad amministrare l’attività dei Bitcoin, quindi registrare le miriadi di transazioni su miriadi di macchine.
Tale potenza di calcolo ha un costo, e tale costo viene compensato dal ricevere Bitcoin.
Ciò premesso, il governo cinese nei giorni scorsi aveva già ammonito gli istituti bancari a stare lontani dalla moneta, utilizzata come oggetto di speculazione e sulla quale vengono puntate importanti cifre.
Ora per continuare la politica di contenimento della Cryptovaluta, si è deciso di chiudere le attività di mining presenti sul territorio.
a questo intervento saranno interessati circa il 90% delle attività che svolgono sul territorio cinese tale servizio.
Per dare una misura a questo provvedimento si parla circa di un terzo della potenza di calcolo mondiale che opera sui bitcoin.
Ora la lotta degli esperti si fa ancora più accanita, fra quelli che dicono che a entro un paio di anno e arriverà a 200 000 dollari, ora ne vale 30000, a quelli che dicono che il vero valore è ben distante, ed è zero. Insomma quando si parla di cryptovalute, si trova tutto e il contrario di tutto. Certo è che la Cina si è mossa, e normalmente non sono tipi da mezze misure, quindi su quel territorio il Bitcoin avrà vita difficile, mentre è molto probabile che i “minatori” ovvero coloro che avevano attivato centri di calcolo al servizio della Cryptovaluta, probabilmente si sposteranno su altri territori, ovvero in paesi dove tale attività non è ostacolata, almeno in questo momento.
Nel mentre le quotazione della moneta sono scese in modo importante, dimezzandosi dal picco di aprile, ma in riferimento al primo gennaio ancora in lievissimo guadagno.
Cosa mai potrà far decollare la cryptomoneta?
La possibilità di utilizzarla come una qualsiasi moneta e una volatilità più contenuta. Chi mai si fiderebbe di detenere i propri risparmi in una moneta che nell’arco di pochi mesi potrebbe dimezzare o raddoppiare il proprio valore?
Pensate all’acquisto di un immobile, ad esempio, se uno prende appuntamento con il notaio per il passaggio di proprietà a un mese di distanza, non sarà neppure certo se a quella data possederà la cifra pattuita, oppure, magari potrebbe acquistare l’immobile e avere in conto l stessa cifra che vi aveva depositato.
Bene c’è ancora tanta da strada da fare.
A domani




Jun 22, 202105:24
Bitcoin e paradisi fiscali

Bitcoin e paradisi fiscali

Buongiorno, oggi e martedì 21 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

In realtà tax haven significa rifugio fiscale, ma la somiglianza di haven la parola rifugio con la parola heaven che significa invece paradiso, ha probabilmente prodotto questo modo di chiamare quei paesi dove la tassazione è molto conveniente rispetto al paese di origine del contribuente, o addirittura la tassazione non esiste.
Inoltre la burocrazia è scarsa o assente, ed infine il segreto bancario è assoluto, e quindi le transazioni prive di alcun controllo.
Ovviamente tali luoghi sono una calamita per le sedi delle multinazionali e per le associazioni criminali, e altrettanto ovviamente sono un danno economico importante per i paesi dai quali i capitali fuggono alla tassazione.
Per questi motivi la concorrenza fiscale dannosa nel corso degli anni è stata combattuta ed è di conseguenza divenuto sempre più difficile fruire di tali vantaggi, poi ogni paradiso fiscale si è specializzato in una sua propria area di servizi, ma in questi ultimi anni qualcosa è accaduto, così come la tecnologia ha invaso ogni settore, anche quello dell’evasione e dell’elusione finanziaria ha trovato le sue frequentazioni.
Queste si chiamano ad esempio criptovalute, e risiedono nel Cyber spazio, dove vengono scambiate peer ti peer, ovvero senza l’intermediazione di una banca, e quindi sfuggono ai controlli.
Almeno così credevo, ma in questi ultimi giorni ho letto diversi articoli sulle operazioni definite ramsonware, ovvero quei “sequestri” digitali di apparati critici per grandi aziende, capaci di bloccare l’operato delle stesse a meno che non venga pagato un riscatto.
Tale riscatto è stato chiesto negli ultimi casi più eclatanti, e mi riferisco ad esempio all’americana Colonial pipeline da parte del gruppo di hacker di Darkside, in Bitcoin, ma con mia sorpresa buona parte dei denari pagati agli hacker, quasi tutti, sono stati recuperati.
L’FBI infatti è riuscita a tracciare i Bitcoin, e d’altro canto consultando la blockchain tutte le operazioni sono pubbliche e condivise. Oltretutto esiste un sistema attraverso il quale tutti i bitcoin rubati possono essere segnati come tali, e quindi non spendibili.
Altra cosa invece l’anonimato, per il quale è forte ancora la possibilità, specie per piccolo cifre, di riuscire a mantenerlo, anche se il portafoglio, wallet, in cui vengono serbati i bitcoin può venire identificato, questo non vuol dire che si possa sapere dichi sia, ma visto come è andata l’operazione con la Colonial Pipelin si suppone che qualche modo sia stato trovato dall’FBI, modo però che a noi non è dato sapere.
La lotta fra il bene e il male, non pare abbia comunque fine e comunque i ramsonware, che parevano il male del secolo a venire, pare abbiano perso molto del loro senso, ma questo non vuol dire che prendere in scacco il software che gestisce ad esempio una diga, non possa essere un atto di terrorismo di proporzioni epiche. Quindi stiamo più in guardia che mai, il terrore corre sulla rete.
A domani









Jun 21, 202105:24
Nazarè

Nazarè

Buongiorno, oggi e Lunedì 20 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Riding Giants è uscito nel 2004, un documentario che riprendeva le epiche prodezze di surfisti intenti a cavalcare onde gigantesche.
Si percorreva la storia del surf estremo, che fino a una certa epoca forse così estremo non era stato, ma che già negli anni in cui è uscito il lungometraggio, ci ha mostrato che si surfava ai limiti della follia.

Nazarè è un piccolo paesino che si trova in Portogallo, divenuto un luogo turistico proprio grazie alle onde e soprattutto a chi le cavalca. Lì si aspetta la ”Big mama” cioè l’onda che permette a un surfista di onde giganti di mettere il proprio nome accanto a un numero, al primato.
Il 17 gennaio del 2019, al riguardo, è accaduto qualcosa che ha rimarrà negli annali, qualcosa che in un istante è corsa di bocca in bocca, o per meglio dire di video in video, in tutto il mondo.
Il numero accanto al nome di Hugo Vau è 35. Immaginate un palazzo di circa 12 piani. Una montagna d’acqua che si muove ad alta velocità e punta verso la battigia, un mostro che è pronto a inghiottirvi dopo avervi masticato per benino.
Il progresso è stato però graduale, non basta che ci siano le onde, ci vogliono persone in grado di cavalcarle, per segnare un numero del genere per costruire un record.
Per questo negli ultimi dieci anni il valore si è incrementato di circa 10 metri, grazie ai tanti miglioramenti, dal Jet sky, cioè la moto d’acqua che portano sull’onda, sempre più potenti, all’esperienze dei piloti che le guidano, e al loro coraggio, ai giubbotti di salvataggio che ti portano a galla e permettono di recuperarli prima che raggiunga la battigia o ancor peggio gli scogli, al fatto che gli sponsor permettono a persone di potersi allenare e fare il surfista di professione, con un team di persone che ti supporta durante la preparazione e durante la performance. Anche le tavole hanno una forma, una struttura, e sono costruite con materiali adeguati alla circostanza e affinati nel tempo.
Insomma nulla è lasciato al caso.
Tutto questo è accaduto, perchè qualcuno nel 2011 ha fatto un record che ha portato nel mondo il nome di Nazarè.
Basta una scintilla, un personaggio noto per cambiare il destino di un luogo che da novembre a maggio vede personaggi del surf provenienti da tutto il mondo, in cerca dell’onda.
Il mondo corre veloce come mai era successo, e tutto può cambiare in un attimo.
Un caso di Covid in una, ai più sconosciuta città cinese, e in tutto il mondo si scatena i una pandemia di cui non si conoscono ancora i reali effetti, e di cui s’intravede una fine, o per meglio dire la si spera.
Forse è giunto il momento di assoldare amministratori delegati di grande valore per condurre gli affari di una nazione, e ai politici lasciarli litigare fra di loro per dimostrare quale grande influenza hanno avuto nel far si che un determinato risultato si realizzasse.
Abbiamo bisogno di persone capaci di trovare di scatenare la scintilla.
E quando il premier spagnolo dice che quando Draghi prende il microfono bisogna ascoltare, credo che molte cose potrebbero cambiare nella politica e nel modo di governare le nazioni.
Chissà.

A domani







Jun 20, 202105:32
Particolato fine

Particolato fine

Buongiorno, oggi e Domenica 19 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

European Environment Agency, ovvero l’Agenzia Europea dell’ambiente ha creato una mappa che riguarda l’inquinamento urbano, ovvero la qualità dell’aria nelle città europee.
In questo modo possiamo valutare la qualità dell’aria nell’ultimo biennio, e confrontarla con quella delle altre città europee.
Avere il primato non è cosa buona. Per nulla.
Ricchi e poveri respiriamo la stessa aria, esattamente un adulto che non compia particolari attività, inala ed esala, ovvero immette ed espelle, circa 8 litri di aria per ogni minuto.
Non è poco, per dare un’ idea di quanta aria inaliamo in un giorno dovete immaginare 11520 bottiglie una in fila all’altra.
Be coprono una bella distanza.
E se vi siete chiesti come facciamo a consumare tutto quell’ossigeno, vi voglio rassicurare, l’aria che respiriamo contiene circa il 20% di ossigeno e di questo ne consumiamo circa un quarto, cioè il 5% rispetto all’aria inalata, quindi circa 1728 litri al giorno.
Una bella quantità, eppure non ci si fa tanto caso alla qualità dell’aria.
Nei luoghi più inquinati, ad esempio a Nuova Delhi ci sono gli “Oxigene bar” luoghi dove si va a respirare un poco di aria buona.
Per fortuna da noi non è necessario.

Si parlava comunque di città inquinate, in particolare viene indagata la quantità di particolato fine degli ultimi due anni, ovvero un tipo di inquinamento che reca danni alla salute dell’uomo, e la cattiva notizia è che al seconda posto c’è una città italiana.
Si tratta di Cremona.
Anche al quarto posto c’è una città italiana, si tratta di Vicenza.
Mentre sul lato opposto, ovvero la meno inquinata è una città svedese che si chiama Umea, mentre la città meno inquinata in Italia, sempre utilizzando lo stesso metro, si tratta di Sassari, al secondo posto Genova, la mia città, la città in cui vivo.


Nell’ultimo decennio i livelli di inquinamento sono scesi, ma non ancora abbastanza, sempre L’AEA, l’Associazione Europea dell’Ambiente, stima che nel 2018, gli ultimi dati che ho trovato, l'esposizione al particolato fine abbia causato 417000 morti premature in 41 paesi europei.
Un dramma, un mostro silente che strappa più che le nostre vite, una parte di esse.
In Italia la zona della Pianura Padana mostra importanti problematiche al riguardo, e nell’ordine sono in allarme diverse città, ovvero Brescia, Pavia, Venezia, Piacenza, Bergamo, Treviso, Milano.
La classifica non è completamente esaustiva, poiché la copertura dell’indagine non è totale, ma ha comunque interessato 327 centri urbani, direi un buon campione.
La domande che sorge è: da dove arrivano le polveri sottili?
Il traffico e le attività industriali sono le principali cause di formazione delle polveri sottili che penetrano gli alveoli polmonari e causano malattie respiratorie e cardiocircolatorie.
Naturalmente queste polveri esistono anche in natura, come ad esempio possono essere causate dall’erosione delle rocce, da un’eruzione vulcanica, e da molti altri fenomeni.

Comunque abbiamo imparate a conoscerle e le stiamo combattendo, non passerà molto che riusciremo ad abbassarne ancora la presenza, perché il futuro ci porta in quella direzione.

A domani












Jun 19, 202105:50
South working

South working

Benvenuti, oggi e Sabato 18 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.



Fedor Mikhailovich Dostoevsky ha scritto frasi che hanno segnato l’esistenza di ognuno di noi, fra queste una è rimasta memorabile, la disse un suo personaggio, tal Myskin, il protagonista de l’Idiota che pur se in modo controverso ci racconta che il male si può sconfiggere: “La bellezza salverà il mondo”.

Se a queste parole che di certo non attengono alla bellezza delle forme, aggiungiamo una frase di Eraclito: “Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare”, il risultato che ne consegue è South Working.

Ovviamente si tratta soltanto di un pretesto per parlare di lavoro a distanza, della magia di alcuni luoghi e di come il tempo perduto di alcuni paesi dimenticati da decenni, possa essere oggi messo a frutto.
Come una motocicletta d’epoca, dimenticata in un garage, nascosta da vecchi teli, che oggi la si scopre come se fosse appena uscita dal rivenditore.
Ogni pezzo è nuovo, ha solo bisogno di una spolverata.
La gioia per un collezionista, ma in generale per chiunque sia in grado di comprenderne il valor
Così alcuni vecchi paesi abbandonati dai più, e tenuti in vita da pochi, si presentano ai nostri occhi.

Ci sono delle terre che sono state dimenticate, a causa principalmente del lavoro, ma anche dal desiderio delle persone, spesso le più giovani, di voler stare al centro di quello che accade nel mondo.
Pensate alla differenza fra le opportunità di lavoro e divertimento che offre Milano, e poi proprio subito dopo pensate a Petralia Sottana, un incantevole paesino situato nel territorio delle Madonie, nell’omonimo parco. Uno di quei luoghi dove la natura è incontaminata e il centro abitato profuma di storia, di edifici medioevali, di vita a misura d’uomo, e con il 5g e con la fibra, potrebbe essere un gran bel posto dove lavorare.
In più il comune ha costituito una ventina di postazione, dove chi ha deciso di lavorare da remoto può trascorrere la sua giornata lavorativa.
Nessun costo ela connessione è veloce.
Si tratta del secondo presidio della zona, anche a Castelbuono hanno organizzato una struttura simile.

Ovviamente dietro allo spazio fisico di lavoro c’è la speranza di far nascere sinergie, progetti che si sviluppano l’uno con l’altro. Insomma di questi tempi con un buon collegamento alla rete e un po’ di fantasia si possono fare grandi cose, e se la Silicon Valley è nata nei garage delle case di chi abitava quei luoghi, be perché non partire da un coworking comunale nella natura incontaminata che sovrasta la città di Palermo?

Nei prossimi mesi, e nei prossimi anni probabilmente progetti come questi fioriranno in molti luoghi o e se prima le località si preoccupavano di cercare turisti disposti a trascorrere sulle loro terre le vacanze, ora i luoghi più belli, ma anche più capaci di offrire servizi, si contenderanno coloro che lavorando da remoto saranno in grado di vivere dove più gli piace, e perchè no, cambiare abitazione anche piuttosto di frequente.
A domani.

Jun 18, 202105:39
Intifada degli aquiloni

Intifada degli aquiloni

Benvenuti, oggi e venerdì 18 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

A volta è proprio la mancanza del necessario che fa aguzzare l’ingegno, perché non è poi così difficile vivere senza una auto sportiva da 300 000 euro parcheggiata nel garage di casa, mentre se hai fame, e non c’è cibo a portata di mano, o in qualche altro modo reperibile, be allora diventa difficile resistere, così come quando arriva un drone sopra la tua testa, e tu non sai come ricambiare l’attacco.
In questi casi il cervello si adopera a cercare un’idea, e spesso la trova.
Così in Palestina è nata l’intifada degli aquiloni.


In lingua araba vengono chiamati “Zenana”, una parola che vuole dire tante cose, ma in questo caso il significato che gli si attribuisce è: “riservato alle donne”, e si riferisce a quel luogo della casa frequentato dalle donne, da dove proviene quel chiacchiericcio tipico di persone che parlano con gioia, di chiacchiere, e che da una certa distanza può assomigliare a un ronzio.
Ecco il perché questo è il nome in arabo che si da ai droni, per quel rumore indistinto, quel ronzio che emettono nell’aria.
Per altro una pessima similitudine, perché se le donne generano la vita, e se le chiacchiere fanno venire in mente un immagine gioiosa, i droni, in quei luoghi, la vita la spengono.
Stiamo parlando della “Striscia di Gaza”, dove questi aggeggi volanti, portano la morte in tanti diversi modi.
Possono essere utilizzati per disperdere una manifestazione, utilizzando gas lacrimogeni, possono riprendere la folla, e così identificarla per successive rappresaglie, possono lanciare ordigni, arrivano a trasportare centinaia di chilogrammi, oppure fare missioni mirate, chirurgiche, con lo scopo di uccidere una sola persona.

Ad ogni modo le mie prime parole riguardavano i mille modi in cui la necessità aguzza l’ingegno, così i palestinesi, privi di grandi risorse economiche hanno iniziato ad usare gli aquiloni.
Spinti dalla guerra che proveniva dal cielo, hanno studiato come anche loro utilizzare un’arma che potesse muoversi lassù, e l’hanno trovata negli aquiloni.
Il principio è semplicissimo, si costruisce un aquilone, se possibile con plastica trasparente, in modo che sia meno visibile da lontano, gli si lega uno straccio imbevuto di catrame, insomma un’antica lampada, e poi dopo averlo alzato nel cielo, lo si lascia libero di andare verso Israele, dove cadrà incendiando campi di grani, abitazioni, e tutto quello che incontrerà nella sua caduta.
Semplici aquiloni, lasciati in balia del vento che sono costati molto ad Israele, già quasi 700 incendi, e più di 1500 acri di coltivazioni. Oltre naturalmente al numero di persone impiegate costantemente alla ricerca dei nuovi focolai e al lavoro per il loro spegnimento.
Un discreto uso di palloncini è di aiuto all’iniziativa.
Nella storia c’erano già stati diversi tentativi di usare palloni aerostatici per incendiare i territori nemici, ma mai di recente.
Bene qualche indizio di futuro lo abbiamo trovato anche oggi, e se vi capitasse di essere da quelle parti, se doveste vedere qualcosa che brilla in cielo, attenti, potrebbe non essere una stella cadente.









Jun 17, 202105:39
Amelia dei Paesi Bassi

Amelia dei Paesi Bassi

Benvenuti, oggi e Giovedì 17 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Il regno dei Paesi Bassi nacque nel 1815, fu Guglielmo I il primo re a governare il paese, il suo motto “Io manterrò” e il suo colore, il noto arancione, provengono dalla sua casata Orange-Nassau.
Il motto venne spiegato da Guglielmo d’Orange nel 1565, con una lettera che recitava:
Manterrò virtù e nobiltà. Manterrò l’altezza del mio nome. Sosterrò l’onore, la fede e la legge da Dio, dal Re dai miei amici e da me.
Io manterrò ne è l’abbreviazione.

Ora sul trono è seduto, Guglielmo Alessandro Nicola Giorgio Ferdinando di Orange-Nassau nato nel 1967 a Utrecht e in carica dal 2013, succedendo alla madre Beatrice.
Era dal 1890 che non regnava un uomo.
La notizia di oggi riguarda una delle sue figlie, la primogenita Caterina Amalia, che a Dicembre diverrà maggiorenne, e come tale avrà diritto a una indennità da 1,3 milioni di Euro.
Già perché al compimento dei 18 anni secondo la legge, avrebbe diritto a quel piccolo cadeaux ogni anno, ma la principessa ha dichiarato di rinunciarvi, almeno fino a che non farà qualcosa per meritarla.
Un bell’esempio in un paese nel quale ci si litiga per avere un vitalizio, magari anche se si è stati accusati, e poi condannati per reati compiuti durante la propria attività politica e magari proprio a danno della popolazione, le cui tasse pagano proprio per consentire all’INPS di erogare quella cifra ogni mese.
Amalia ha anche chiesto di poter rimborsare i 300 000 euro di reddito che ha percepito durante gli studi, e che soltanto quando svolgerà incarichi ufficiali per la corona si meriterà quel compenso.
Non era mai accaduto prima, nessun membro della casa Reale aveva manifestato questo suo volere, ovvero aveva chiesto di rinunciare all’indennità.
Amalia ha due sorelle più piccole che probabilmente avranno lo stesso diritto, ovvero lo matureranno e chissà quale sarà il loro comportamento.
Ad ogni modo la primogenita con questo gesto ha conquistato il popolo della sua terra e probabilmente ha dato un esempio anche ai regnanti di altri paesi, che mentre le difficoltà di molte persone, accentuate dalla pandemia, rendono la gestione delle necessità impresa ardua, loro vivono negli agi, nel lusso più sfrenato, grazie a rendite che non corrispondono a meriti.
In Europa esistono ancora dodici monarchie, e anche se spesso la presenza di un sovrano ha carattere simbolico, esiste una profondo legame fra le vicende della casa Reale e gli accadimenti che hanno formato la cultura del popolo. Oltre ai citati Paesi Bassi, le altre monarchie in Europa sono: il principato di Monaco, la Gran Bretagna, la Norvegia, la Danimarca, il Belgio, il Lussemburgo e il Liechtenstein, la Spagna, la Svezia, Andorra e Città del Vaticano.
Bene, anche oggi abbiamo incontrato un indizio di futuro.

A domani




Jun 16, 202105:39
La Poliomielite

La Poliomielite

Benvenuti, oggi e Mercoledì 16 giugno 2021, io sono Roberto e questo è “Indizi di futuro” il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie apparse sui principali quotidiani, si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Era il 25 agosto del 2020 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che il continente africano è Polio free.
Prima delle campagne vaccinali avvenute negli anni sessanta, le epidemie di poliomielite interessavano migliaia di bambini in tutto il mondo.
Dal lancio del Global Polio Eradication Initiative il numero dei casi è sceso del 99% e possiamo considerarla endemica in solo due paesi: Il Pakistan e l’Afghanistan.
La poliomielite è una malattia che interessa principalmente i bambini sotto i cinque anni di età, si tramette a causa di ingestione di acqua o cibo contaminato, o per il contatto ad esempio con la saliva di una persona malata. Non ci sono farmaci in grado di curarla, ma il vaccino riesce a evitare le conseguenze, ovvero la previene.
Dal 5 al 15% dei bambini che la contraggono raggiungono la morte in breve periodo, mentre una piccola parte rimane paralizzata.

Ci sono portatori asintomatici, o alimenti che possono essere veicolo di contagio. Se la popolazione non fosse vaccinata, le probabilità di grande diffusione sarebbero alte anche nei paesi occidentali, dove il il livello di igiene è alto.
Ad ogni modo non è di questo che vi volevo parlare, ma del fatto che il 30 marzo a Jalalabad in Afghanistan tre operatrici sanitarie che vaccinavano i bambini contro la poliomielite, sono state uccise in un attentato.
I talebani avevano avvisato che non avrebbero permesso le immunizzazioni nel territorio sotto il loro controllo.
Ovvio che l’Unicef, che supportava la campagna vaccinale si sia dichiarato indignato.
Ieri sempre in Afghanistan, in una serie di attacchi, sono state uccise quattro persone, l’obiettivo erano le squadre di personale addetto alle vaccinazioni che lavoravano per scacciare la malattia dal territorio, dai figli appartenenti alla popolazione e che li hanno uccisi.
I casi di operatori umanitari uccisi mentre svolgono la propria missione è molto alto, e la richiesta umanitaria dei paesi in questioni viene poi contraddetta da atti di terrorismo.
Questo è un momento cruciale per la eradicazione della Polio e “siamo vicini a fare la storia ponendo fine a questa malattia” ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Bene, pare che il vaccino abbia debellato questa terribile malattia, ultimo caso in Italia di bimbo italiano, è risalente al 1983.
Il vaccino Salk, da colui che riuscì a realizzarlo, fu iniettato nel 1954 a 400 000 bambini negli USA, rivelandosi efficace e sicuro. Dal 1954 al 1951 la malattia ridusse la sua incidenza dell’87,4%. In Italia il vaccino fu introdotto nel 1958.
Dal 1961 venne utilizzato il vaccino Sabin, e nel 1964 negli USA si passa alla vaccinazione di massa, e anche in Italia nello stesso anno viene adottato il vaccino Sabin con una vaccinazione di massa dei bambini da 4 mesi a 5 anni.
Nel 1967 la vaccinazione viene resa obbligatoria in Italia, al primo e terzo anno di età.
Le principali epidemie che hanno colpito Europa e USA sono avvenute nelle comunità Amish, che non utilizzano i vaccini.
L’Italia è stata dichiarata paese Polio free il 21 giugno del 2002.
Jun 16, 202106:01
Referendum in Svizzera

Referendum in Svizzera

Benvenuti su Indizi di futuro, oggi e Martedì 15 giugno 2021, io sono Roberto e questo è il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie prese dai principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.


La Svizzera è uno Stato federale, la Confederazione Svizzera é composta da 26 cantoni dove vivono circa 8 milioni e cinquecentomila abitanti.
E’ uno degli stati più antichi al mondo con i suoi quasi mille anni di storia, perché l’unione dei primi tre cantoni risale alla fine del 1200, più precisamente al 1291 con la firma di un alleanza militare ed economica dei cantoni primitivi, almeno così convenzionalmente ha deciso, ed è ora uno dei paesi dove maggiore è il benessere, non solo economico, poiché molte delle sue città sono nella classifica mondiale dei luoghi dove meglio si vive. Nel 2021 Ginevra e Zurigo appaiono nelle prime dieci città del mondo per vivibilità, e Basilea non è lontana nella classifica.


Domenica in questo paese dove le qualità della vita è un traguardo, si è tenuto un referendum, la consultazione del popolo è frequente nel paese, e
il quesito, anzi i quesiti erano piuttosto importanti anche se la stampa in Italia non gli ha dato una grande rilevanza.
Si trattava di mettere al bando i pesticidi sintetici, si erano dati un periodo di tempo di 10 anni, quindi un processo graduale, e di mettere fuori legge i generi alimentari importati, che utilizzassero nella loro preparazioni prodotti provenienti da coltivazioni che utilizzavano tali pesticidi.
Si trattava di siglare son una legge una tendenza sul livello qualitativo dei prodotti, che già il mercato ha iniziato a selezionare, con la dizione “bio” infatti si distinguono i prodotti coltivati in modo naturale, molto richiesti dai clienti specie di certo ceto.
L’esito era scontato, poichè la percentuale dei contrari sembrava essere intorno al 60%, ma la votazione ha sancito le previsioni.
Sempre un no, all’eliminazione dei finanziamenti agli agricoltori che usavano pesticidi e antibiotici nelle coltivazioni e negli allevamenti.
Invece si è detto si alla legge che da maggiore autonomia al consiglio federale per combattere la pandemia e aiutare chi ha subito un impatto economico negativo dalla stessa.
Infine si è deciso di dare più- autonomia alla prevenzione contro il terrorismo.
Insomma, la popolazione Svizzera sembra aver deciso di incrementare le norme che salvaguardano la sicurezza delle persone più che dell’ambiente, mostrando che forse la popolazione non è ancora matura per il grande passo, ovvero dare per scontati alcuni valori che in altri paesi sono ancora lontani, ma che in Svizzera parevano scontati.
Forse allora così non è.
Se la popolazione del paese che vince per la quarta volta di seguito la vetta della classifica di miglior paese dove vivere, ovvero la Best Countries report dell’università della Pennsylvania, è ancora concentrata su assistenza economica e sanitaria alla cittadinanza colpita da Covid e sicurezza contro eventuali atti terroristici, mentre non vuole salvaguardare le proprie coltivazioni e ciò che ne consegue, ad esempio i pesticidi inquinano le falde acquifere, e non vuole impedire l’ingresso di cibo le cui caratteristiche di naturalità sono provate, allora la strada da percorrere per tutti è ancora molto lunga.
A domani.

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Jun 14, 202106:04
Carbis Bay

Carbis Bay

Benvenuti su Indizi di futuro, oggi e lunedì 14 giugno 2021, io sono Roberto e questo è il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie prese dai principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Carbis Bay è in Cornovaglia, uno di quei posti che se non fosse per il fatto che gli avventurosi bagnanti devono indossare una muta per difendersi dalle fredde acque dell’oceano Atlantico, proprio la dove si va a tuffare nella Manica, sembrerebbe un paradiso tropicale. Mentre è una di quelle spiagge belle da vedere leggendo un libro, riparati dal vento in quelle strane sdraio di vimini, di solito a due posti che hanno una copertura che ricorda il baldacchino di un letto di altri tempi.
Cose da mari del nord.
Ad ogni modo il luogo è noto in questi giorni perché vi si è svolto il G7, una riunione un po’ speciale, la prima postpandemia, e la prima in cui così forte mi è apparso lo schieramento fra Occidente e Cina.
Clima e diritti umani sono le bandiere che sventolano con orgoglio davanti al desiderio della Cina di divenire una potenza economica, diritto che non si vuole negare, ma che a questo punto non può prescindere dal rispetto di alcune importanti regole.
Al Cop 26, ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, si dovranno siglare accordi, scrivere date e risultati che in quelle date vogliono ottenere, e la Cina se non muterà le sue politiche subirà a colpa di dazi, già decisi per le produzioni che utilizzano energie non sostenibili, il malcontento dei paesi occidentali
A tal riguardo Draghi ha affermato che questo sarà il primo passo verso il possibile protezionismo.
Ad ogni modo il centro di gravità dell’incontro è stata la campagna vaccinale, e più in generale l’uscita dalla pandemia entro il 2022, con la consapevolezza della necessità di aiutare i paesi poveri, che paradossalmente sono anche quelli che maggiormente subiscono gli effetti delle mutazioni climatiche.
A tal riguardo si polarizzano i continenti, tra coloro che desiderano far crescere l’economia e coloro, l’asse occidentale, che vuole che cresca ma nel pieno rispetto del pianeta e nel pieno rispetto dei diritti umani.
Ci sono state anche molti appuntito verso le autocrazie, poiché è inutile negare che i diritti degli uomini non sono ugualmente rispettati in ogni luogo.
Paradossalmente, a mano a mano che il tempo trascorre, e i luoghi sempre più si assomigliano, cerchiamo di ridare una precisa identità alla natura per differenziarla in base alle sue proprie caratteristiche, e nel contempo cerchiamo invece di uniformare i diritti degli uomini.
Quindi un mondo sempre più diverso perché ogni luogo si caratterizzerà per le sue proprie caratteristiche naturali, e sempre più uguali per quello che riguarda il rispetto dell’uomo.
Se questi sono i propositi, ben venuto futuro.
A domani.





Jun 13, 202105:02
Cancel culture al Magdalen college di Oxford

Cancel culture al Magdalen college di Oxford

Benvenuti su Indizi di futuro, oggi e domenica 13 giugno 2021, io sono Roberto e questo è il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie dei principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.


Il Magdalen College dell’Università di Oxford, è un collegio inglese fondato sotto il regno di Enrico VI quindi con sette secoli di storia, un’istituzione che ha il sapore della tradizione inglese e il cui edificio, la cui struttura, riflette perfettamente i fasti e il rigore di un epoca. Ospita gli studenti dell’Università di Oxford.
La notizia che lo riguarda è piccola, molto piccola, tanto da non prendere la ribalta dei giornali, ma esplicativa del particolare momento che viviamo, perché anche dal punto di vista culturale il fermento, il ribollio, il desiderio di cambiamento investe ogni luogo della terra e ogni ambito.

Bene al Magdalen college c’è una stanza comune, e in questa stanza comune c’è esposta una immagine, una fotografia della Regina Elisabetta.
Potete immaginare l’attaccamento alle tradizioni degli inglesi, specie in alcuni settori dove l’avere una storia ha un valore, come nei collegi e nelle scuole. In particolare il college in questione pare così restio a fare cambiamenti che soltanto nel 1988, ha ammesso le donne, ed è stato l’ultimo college a Oxford a farlo.

Ciò premesso, è stato indetto un referendum fra gli studenti che utilizzano quella stanza, sul da farsi dell’immagine di cui abbiamo fatto menzione, poiché era stato sollevato il problema che la regina rappresentava e ricordava l’epoca coloniale e quindi avrebbe potuto creare disagio fra gli studenti.
La vittoria di coloro che erano favorevoli a togliere la fotografia è stata netta, e così con cura è stata riposta in qualche magazzino.
Le radici colonialiste della corona sono note, ma un effetto domino sulla presenza dell’immagine della Regina avrebbe pesanti ripercussioni, pensate e monete e francobolli per esempio, nonché a ciò che rappresentano alcune tradizioni che nella corona vedono la loro giustificazione.
Il dibattito sugli errori del passato è vivo, ma è indubbio che se il boicottaggio può avere valide ragioni per indirizzare la cultura, giudicare sulla base del pensiero attuale quanto accaduto nel tempo, è come ritenere che nessuno conoscesse la geografia in epoca precolombiana, visto che non immaginavano la presenza di quelli che ora sono gli Stati Uniti.
In un certo momento della storia, i paesi europei cercarono materie prima, spezie, cercarono nuovi insediamenti dove poter iniziare una nuova vita, spesso hanno iniziato il processo semplici porti al servizio delle navi, attorno ai quali si sono erette città, in altri casi sono state le praterie vergini dove allevare o coltivare, dove costruire il proprio futuro, a costituire villaggi e paesi.
Spesso gli indigeni, ovvero gli abitanti del luogo, hanno subito gravi soprusi, altre volte hanno giovato dell’arrivo di altri popoli, in ogni caso è accaduto, come sono accadute le guerre. Le colpe dei padri possono essere imputate ai figli? Perché il tempo rende la stessa persona una persona diversa, e ciò che non era colpa in un certo momento lo può diventare in altro momento.
Pensate agli abiti attuali indossati in altri tempi, oppure ancor oggi in altri luoghi, ad esempio una minigonna in un paese la cui religione la vieta. Forse è il momento di guardare al passato per non ripetere più gli errori commessi, ma con il fine di costruire un futuro migliore e non di cercare vendetta per le male azioni compiute.
A domani



Jun 13, 202106:46
Medaglie al valore civile.

Medaglie al valore civile.

Benvenuti su Indizi di futuro, oggi e sabato 12 giugno 2021, io sono Roberto e questo è il podcast che indaga il presente per immaginare come sarà il domani. Ogni mattina alcune notizie dei principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.


Il 30 aprile del 1851 con un regio decreto, Vittorio Emanuele diede vita a una onorificenza tuttora in uso, che è la medaglia al valore civile. Naturalmente con l’avvento della Repubblica si è scritta un’apposita legge che permettesse la gestione di questo istituto.

Le medaglie vengono attribuite in relazione a un atto eroico come salvare persone in pericolo, impedire un disastro, ristabilire l'ordine pubblico, svolgere qualcosa di straordinario nell’ambito della scienza, come trovare un rimedio a una malattia che prima non si poteva curare, o ancora onorare la patria con atti o parole.
I modi sono molti, ma c’è un comune denominatore, fare qualcosa per la qualcun altro o per la comunità.

Molte persone si sono vaccinate, e mano a mano che prendiamo consapevolezza della malattia, e anche di qualche controindicazione della difesa dalla malattia, iniziamo a dipingere un panorama a giorni alterni più o meno fosco, a seconda delle notizie che arrivano. Sicuramente ha tinte scure il caso del Cile, il paese del Sud America dove è più alto il numero dei vaccinati, si tratta del 75% della popolazione che ha ricevuto almeno una dose e circa il 57% con entrambe le dosi.
Perché spaventa quello che sta accadendo, perché nonostante i numeri appena esibiti, a causa di una variante chiamata brasiliana, almeno così pare che questa sia la causa, il paese torna in lockdown.
I nuovi contagi in Teresa o una popolazione sotto i 49 anni nei tre quarti dei casi, e le terapie intensive sono vicine al collasso.
Sappiamo tutti che i vaccini hanno dei margini di affidabilità, ma in certi casi questi margini sono sufficienti a mettere in crisi il sistema sanitario,
Cosa accadrebbe senza vaccini?
Ecco perché parlavo di medaglie al valore civile, perché tante persone, magari con tanti altri problemi di salute, si sono lasciate iniettare il vaccino, e quindi hanno fatto qualcosa per se stessi e anche per gli altri. Per se stessi sicuramente perché i numeri hanno messo in evidenza l’efficacia del vaccino, per gli altri perché dobbiamo penare al contagio come a una catena di cui ogni contatto costituisce un anello. E ogni volta che il virus incontra un anello capace di resistergli, la catena non prosegue a contagiare l’anello seguente.
Ogni anello vaccinato, interrompe il contagio, e quindi non soltanto salva se stesso, ma anche coloro che entrano in contatto con lui.
Insomma è una vera e propria guerra e molti si sono presi dei grandi rischi, mentre ogni giorno un esperto dice che un determinato vaccino va preso solo dai 60 anni, poi dopo due giorni dai 55 anni, mentre qualche mese fa lo si consigliava a chi invece aveva meno di quella stessa età.
Insomma, in questo tourbillon di detto e contraddetto, che se non fosse per la gente che muore, ricorderebbe molto il “Caravan petrol” di Renato Carosone, dove ogni cinque minuti c’’era un nuovo capo da onorare, e nel nostro caso una nuova e diversa precisa indicazione su chi vaccinare, a che età e con quale farmaco, mi chiedo se non è giunta l’ora di premiare i caduti con una medaglia al valore civile, perché se non sono riusciti fare nulla, purtroppo, per se stessi, hanno contribuito alla salvezza della società, di tutti noi che siamo ancora qui.
So che è una magra consolazione, ma iniziare a premiare coloro il cui comportamento è informato al bene comune e non solo al proprio, sarebbe un buon esempio, e sicuramente meritevole di un encomio al valore civile.
Quindi medaglie al valore civile a coloro che nella guerra fra la popolazione e il Covid sono caduti per essere stati vaccinati, e per aver partecipato a creare quell’immunità di gregge che con il tempo potrebbe difenderci dal virus.


Jun 11, 202106:46
Negoziati sul clima

Negoziati sul clima

Benvenuti su Indizi di futuro, il podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni mattina alcune notizie dei principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Oggi è venerdì 11 giugno 2021 e io sono Roberto.

I negoziati sul clima paiono essere il nuovo oggetto del contendere tra gli attori politici mondiali. Se con Biden gli Stati Uniti si avvicinavano all’Europa, anche se gli obiettivi al riguardo sono meno ambiziosi, dall’altra parte la Cina non pare entusiasta di condividere la propria agenda della transizione energetica.

Il COP26, la ventiseiesima Conferenza delle parti, che interessa le nazioni che hanno ratificato le convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a novembre a Glasgow in Gran Bretagna si annuncia quindi vitale per comprendere se ci sarà una convergenza o se a colpi di dazi, oramai divenuti i cannoni dell’era moderna, le super potenze si affronteranno nei negoziati.
Intanto i grandi gestori finanziari scrivono una lettera aperta a tutti i governi, con il fine di sensibilizzare nei confronti dell’ambiente, per anticipare il traguardo delle zero emissioni programmato intorno al 2050.
Le emissioni nocive che incrementano l’effetto serra, a loro pare non vengano combattute con la sufficiente energia, cosi con i report degli esperti in bella vista esortano a un cambio di marcia nei confronti della corretta via da seguire per raggiungere i risultato desiderati.

Non è di molti giorni fa l’allarme lanciato dall’organizzazione meteorologica mondiale, che afferma che nel prossimo quinquennio la temperatura salirà di 1,5 gradi, conciò che ne consegue, come cicloni, innalzamento del livello dei mari, aumento delle specie che hanno variato o allargato il proprio habitat in aree prima per loro inabitabili. Nel mediterraneo si sono già trovate 243 specie che non vi avevano mai vissuto, perché normalmente abitanti mari più caldi.


I temi che rimpiccioliscono il mondo, ovvero che svelano la nostra interconnessione con gli altri Stati e gli altri continenti sono sempre più numerosi, e oltre al clima in prima posizione c’è la lotta contro il Covid.

Biden annuncerà l’intenzione, o meglio la decisione presa di donare 500 milioni di dosi di vaccino Pfizer ai paesi più poveri. Un gesto che pare altruistico, meritevole, ma in realtà necessario, perché il virus non conosce frontiere nazionali, politiche, reddituali, sarà meglio che le nazioni più ricche si adoperino per fare in modo che il problema sia risolto in tutto il mondo, perché a differenza della fame che rimane nei paesi dove è, il virus si sparge senza badare ai confini.
Questa renderà più impervie le vie dei migranti, e d’altro canto renderà più difficile per i paesi occidentali poter fruire di manodopera a basso costo, spesso illegale, senza diritti e con poche speranze per il futuro.
Bene, come al solito tutto cambia, e abbiamo così qualche indizio per il futuro.
A domani.
Jun 10, 202105:30
Focolaio a Guangzhou

Focolaio a Guangzhou

Benvenuti su Indizi di futuro.
Oggi è giovedì 10 giugno 2021

Lo sanno tutti che nulla tornerà come prima, la nostra vita prepandemica è come un quotidiano dopo che si sono iniziate a vendere le prime televisioni televisioni.
Uno sfacelo,
e chi, ad esempio, pensava di continuare a vendere i giornali combattendo il nuovo nemico puntando sulla freschezza delle notizie, quando in tempo reale i concorrenti informavano e spesso mostravano l’accaduto con bellissimi filmati, ha chiuso i battenti della propria attività.

Però i giornali ci sono ancora, hanno cambiato il proprio ruolo, e così qualcosa dobbiamo cambiare anche noi.

Prendendo in prestito la definizione di Eraclito, potremmo dire “tutto scorre”.

E sempre entrando nell’intimo dell’esistenza potremmo anche affermare che abbiamo tutti da sempre avuto paura del buio, un sentore vago ma ben presente che si è annidato chissà quanti millenni fa nei nostri più reconditi pensieri, e ora sappiamo che nel buio c’è un nuovo mostro che può ucciderci, e questo mostro è nascosto in una persona che si muove accanto a noi al supermarket, oppure è dentro al papà di un compagno di scuola di nostro figlio, che senza volerlo, in una catena senza fine lo farà entrare in casa nostra e poi dentro di noi.
Forse facendoci rimpiangere il mostro che si vedeva bene quando si avvicinava e lo si poteva combattere con una lancia ben affilata.

Comunque le cose stanno andando meglio, come a dire che abbiamo colpito il mostro in una sua parte vitale, anche se ieri ho letto di un focolaio in Cina a Guangzhou con le conseguenti precauzioni, quali la chiusura dei locali pubblici adibiti all’intrattenimento, e all’isolamento di alcuni quartieri dove le precauzioni sono ancora più severe.
Pare che la severità abbia avuto un buon esito nel trattare la pandemia.
Nulla tornerà come prima perché il mondo ha dato il via a processi che forse si sarebbero realizzati ugualmente, ma con tempistiche ben diverse.
Tutto è accaduto in un attimo.
Il mondo della scuola deve iniziare a ripensarsi, e sebbene la grande trasformazione si era preannunciata con l’acquisto di banchi singoli, speriamo si possa essere più attenti alle necessità degli studenti.
L’educazione nella fase della preadolescenza è frutto delle pressioni verticali della famiglia, degli insegnati e dei media, e delle pressioni orizzontali degli amici e dei compagni di scuola. Con il tempo il peso di ciascuno di questi attori della formazione dell’individuo muta, ma in ogni caso ognuno continua a dare il proprio apporto.

Quindi invece che i banchi magari compriamo degli iPad, e istituiamo corsi di studio che facciano comprendere l’importanza della relazioni umane, perché si può comperare il gioco più bello del mondo, ma ci si diverte di più a stare con gli amici e a giocare con loro.
Probabilmente l’aver compreso il malessere della solitudine, dovrebbe aiutarci a muoverci in questa direzione, e per quanto riguarda le aziende anche se hanno compreso che con il telelavoro forse si risparmia, l’evoluzione professionale del lavoratore si costruisce respirando e vivendo il clima aziendale, nei bei momenti e nei brutti momenti, perché abbiamo necessità dell’aiuto degli altri, e se l’uomo è divenuto il dominatore della terra, almeno in questo momento, lo è divenuto non perché è il più forte, ma perché ha saputo unire le forze.

Inoltre abbiamo compreso quale può essere il ruolo di uno Stato, la necessità di demandare a organizzazioni più grandi, alcuni compiti che altrimenti non si possono assolvere nel proprio piccolo. Siamo diventati più europeisti, e anche i venti di secessione alimentati dai vari nazionalismi sembrano sopiti.
Siamo consci della nostra fragilità, più di quanto non lo fossimo prima della pandemia, quasi facesse parte della nostra evoluzione questa consapevolezza.



Jun 09, 202106:44
Kamala Harris, bambini curdi e Frontex

Kamala Harris, bambini curdi e Frontex

Benvenuti su Indizi di futuro, un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni mattina alcune notizie dei principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Oggi è mercoledì 9 giugno 2021 e io sono Roberto.

Kamala Harris si è sempre distinta come persona capace, e la sua carriera è costellata di successi. Kamala Harris anzi Kamala Devi Harris è il quarantanovesimo vicepresidente degli Stati Uniti d’America ed è la prima vicepresidente degli Stati Uniti d’Amrica di genere femminile. E’ nata nel 1964 sul suolo americano da genitori provenienti da paesi esteri. La madre, noto biologo che si è distinto nella ricerca medica per aver segnato importanti scoperte nell’ambito oncologico e il padre invece, proveniente dalla Giamaica, emerito professore alla Stanford University.

Nonostante le origine variegate dal punto di vista della nazionalità, non è immune al vento di protezionismo dei confini che pare soffiare sempre più forte nei paesi occidentali, timorosi che un’ondata senza freni di migranti si abbatta sui propri territori.

Nel suo primo discorso fuori dal territorio statunitense, a chi arriva dal Messico e dal Guatemala consiglia di non intraprendere il pericoloso viaggio verso il nord perché i confini sono presidiati, e coloro che non si muovono nella legalità saranno respinti.
Un modo gentile per tracciare una linea di demarcazione profonda fra i paesi, e innalzare un simbolico muro sulla frontiera.
Riusciranno a rallentare il flusso di passaggi illegali che nel corso dell’ultima presidenza paiono essere aumentati in modo importante?
Il muro di Trump o gli ammonimenti della Harris?
Pare comunque che nessuno sia immune a questo desiderio di chiudere le frontiere.

Sempre in tema, un bimbo curdo, naufragato circa un anno fa, è stato trovato in questi giorni sulle coste norvegesi, era salpato dalla Francia a ottobre, e il mare solo ora ha restituito il suo corpo. Era partito assieme a quattro membri della sua famiglia, ma la barca pare si sia rovesciata causandone la morte. Grazie al DNA è stato identificato, e i suoi resti torneranno nel paese d’origine, dai parenti.
Pare che nemmeno le sue spoglie siano bene accette.

Mi torna alla mente un bimbo trovato qualche anno fa riverso sulle coste turche. E proprio quella storia, o per meglio dire quell’immagine, sarà di spunto per il primo episodio di un nuovo podcast “Scatti di memoria” che si troverà dalla settimana prossima su tutte le piattaforme gratuite di streaming con la puntata di presentazione. Si parlerà di immagini di persone qualsiasi divenute note per una foto che li ha ritratti in un particolare momento, in una particolare situazione.
Sarei felice se lo seguiste.

Frontex costa all’Europa quasi mezzo miliardo di Euro all’anno, ma i risultati scarseggiano e la Corte dei Conti Europea boccia l’operato rivolto alla protezione dei confini europei. Il budget dovrebbe raddoppiare nei prossimi sei anni, ma qualcosa deve cambiare.
L’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, ovvero Frontex, non ha ottenuto giudizi favorevoli dai media, e le autorità hanno istituito un gruppo di parlamentari per controllarne l’operato, insomma tempi duri per lavorare in un delicato settore che non vede tutti i paesi europei uniti di fronte a una scelta condivisa.
E credo il grande lavoro sia proprio politico, ovvero il decidere cosa fare, perché chi sa cosa fare è in grado di individuare obiettivi e modus operandi per il loro raggiungimento. A domani.






Jun 08, 202105:52
Chi mi difende dai miei genitori, barche a guida autonoma e durata minima delle batterie.

Chi mi difende dai miei genitori, barche a guida autonoma e durata minima delle batterie.

Benvenuti su Indizi di futuro, un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni mattina alcune notizie dei principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Oggi è martedì 8 giugno 2021 e io sono Roberto.

Quando un bambino ha paura corre verso la propria mamma, verso i propri genitori, che rappresentano il luogo della sicurezza, il luogo della fiducia. Qualunque cosa accada un figlio rimane tale, e viene protetto, accudito, accompagnato alla vita dai genitori. La saggezza popolare ricorda che una madre mantiene 10 figli, ma 10 figli non riescono a mantenere una madre.
Allora cosa è accaduto, cosa può aver fatto una figlia per fargli mandare un messaggio al proprio fidanzato, intimandolo di avvisare la polizia se non si dovessero più avere notizie di lei? Cosa può aver fatto una figlia perché possa temere che i propri genitori diventino i propri aguzzini? C’è qualcosa che non funziona, e non è un problema di religione o un problema di cultura, ma di umanità e se come pare il fenomeno non è isolato, non dobbiamo permettere che sul nostro territorio non vengano rispettate quelle libertà che sono e devono essere considerate inalienabili nel nostro paese, poiché la legge va rispettata.

Mi accorgo di non avere più i sogni di una volta, non che il futuro debba per forza essere sempre distopico nella mia fantasia, ma da un pò mi sento privo di quei grandi slanci di cui ero capace, quelle speranze sul futuro che mi facevano immaginare tapisroulant al posto dei marciapiedi e macchine volanti per le strade.

Ad Amsterdam però qualcosa di innovativo si muove nei 165 canali che la città possiede. Piccole, elettriche ed autonome, le nuove barche hanno iniziato a muoversi e si specializzeranno in varie attività quali tenere puliti i canali, trasportare merci e persone, sono sotto osservazione, ma più che altro stanno studiando come ci si muove nei 100 km di canali, come ci si comporta quando si incontra un altra barca, come si attracca e così via.
Insomma è come se fossero a scuola, ma d’altro canto l’intelligenza artificiale ha bisogno di essere istruita.
Se pensate che sia facile navigare un canale, non avete visto il traffico nella città in questione.
Al lavoro ci sono l’Mit (il Massachusetts Institute of tecnology di Boston e diversi altri centri di eccellenza universitaria europei.

La cosa straordinaria non è certo il fatto che si muovano attraverso motori elettrici o che abbiano una discreta autonomia di circa 9 ore, ma che non hanno pilota e imparano attraverso la pratica, cioè imparano a navigare come farebbe una persona.

Nel settore delle auto elettriche la durata delle batterie, quindi l’autonomia, è cruciale, specie s e si vuole essere veramente ecologici, tanto che la California sta studiando una legge che non permetta di mettere in commercio auto la cui batteria abbia una durata inferiore ai 15 anni, oppure a un certo numero di km percorsi, per fare in modo che il motore elettrico sia veramente sostenibile.
La norma è allo studio, ma presto sarà attuata, e quindi sappiamo cosa accadrà anche da noi nei prossimi anni.

A domani





Jun 07, 202105:46
Giudizio universale

Giudizio universale


Benvenuti su Indizi di futuro, un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni mattina alcune notizie dei principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Oggi è lunedì 7 giugno 2021 e io sono Roberto.

Si chiama: “Giudizio universale” e non stiamo parlando dello strepitoso affresco di Michelangelo che risplende nella cappella sistina, e neppure della fine dei tempi con la seconda venuta di Cristo sulla terra, si tratta semplicemente di una campagna di sensibilizzazione che si unisce ad altre mille simili iniziative portate avanti in altri paesi.
Ma questa ha una particolarità.
Si tratta di una lotta per la giustizia climatica, e come è accaduto con la Francia, che è stata per altro condannata, ora si vuole portare in tribunale lo Stato italiano, ovvero sono circa 200, di cui per buona parte associazioni, i firmatari di una causa nei confronti delle Stato italiano, e sono assistiti da un pool di legali e docenti universitari, fondatori della rete di giuristi chiamata “Legalità per il clima”.

La premessa è proprio quello che serve, ovvero si tratta di evidenze scientifiche condivise in tema di riscaldamento del pianeta, ovvero evidenze note e non controverse, che devono per tanto vincolari gli Stati.
Quindi se abbiamo un parametro che sancisce ciò che si deve fare e ciò che non si deve fare, possiamo di conseguenza verificare se la condotta di uno Stato è o meno aderente a tale condotta.

Le principali obbligazioni climatiche, conseguenza delle rilevazioni scientifiche, derivano da fonti internazionali, regionali e nazionali di cui sul sito
giudiziouniversale.eu si trova ampia descrizione, ne cito una solo per dare un esempio TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea) art 191 e Regolamento UE num. 2018/1999.

In definitiva si vuole obbligare a rispettare gli accordi presi, ovvero è il popolo che indica alla politica ciò che deve fare, non la politica che indica la direzione al popolo, insomma qualcuno è precursore dei tempi o i governi sono in ritardo.

Ad ogni modo era il 7 giugno del 2016 quando sulla gazzetta ufficiale della Comunità Europea appariva il citato art 191 con il quale alla politica in materia ambientale viene sancito debba essere informata da chiari principi.
Non è la sede per leggere l’articolo al quale vi rimando, ma a grandi linee si può indicare come una intimazione al perseguimento della tutela e qualità dell’ambiente, della salute dell’uomo e delle risorse naturali.

Di conseguenza, se sul nostro territorio insiste un’azienda il cui impatto ambientale non è in linea con le indicazioni a grandi linee appena elencate, dovremmo presumere che un intervento dello Stato per evitare che si prosegua nello scempio delle risorse naturali o della messa a rischio della salute umana, sia adeguato, anzi auspicato, anzi necessario.
Ovviamente e a maggior ragione il comportamento deve essere in linea con tali principi se l’attore è proprio lo Stato stesso.


Ciò accade?

Non sta a me giudicare, ma qualche indizio per il futuro però lo posso vedere, e vedo una montagna di lavoro da fare per adeguarci a tale diktat, che si possono però vedere come una montagna di opportunità per riqualificare e trasformare.
L’ambiente e la sua tutela, anche dal punto di vista lavorativo possono essere visti come una risorsa, ma a differenza di quanto è accaduto spesso, una risorsa non da consumare, ma da utilizzare con il fine di preservarla.

Insomma dobbiamo guardare all’ambiente come a una risorsa da custodire, non da esaurire.

A domani






Jun 06, 202106:34
Il G7 aspprova una tassa non inferiore al 15% per le multinazionali, ovunque sia la loro sede legale

Il G7 aspprova una tassa non inferiore al 15% per le multinazionali, ovunque sia la loro sede legale


Benvenuti su Indizi di futuro, un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni mattina alcune notizie dei principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Oggi è domenica 6 giugno 2021 e io sono Roberto.

Iniziamo con il dare significato a un acronimo che utilizzeremo: G7.
Gruppo dei sette. Si tratta di un’organizzazione intergovernativa fra i 7 maggiori Stati economicamente avanzati del pianeta, ovvero Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Francia, Germania e Giappone. Rappresenta circa il 60% della ricchezza mondiale.
Quando è denominato G8 vuol dire che è presente anche la Russia.
L’Unione Europea ha una propria rappresentanza in qualità di invitato permanente, e considerando questa, la ricchezza rappresentata arriva al 70%.

Ben questi signori si sono riuniti e hanno siglato un accordo storico che verrà portato al G20 con l’intento di condividere lo stesso accordo con i 20 paesi più industrializzati del mondo.
Veniamo al dunque, l’accordo di portata storica riguarda la negoziazione di una riforma del sistema fiscale internazionale.
I dettagli naturalmente saranno discussi, e rimodulati molte volte, ma la base è una tassa non inferiore al 15% oltre il primo 10% di utile che tutte le aziende pagheranno allo Stato sul cui suolo tale utile è stato prodotto.

Il che tradotto significa che la corsa al ribasso dei vari paesi che si contendevano le sedi delle multinazionali, specie del settore digitale, non avrà più ragione di esistere, e che i paesi che hanno sofferto nel vedere fiumi di denaro guadagnati sul proprio territorio e poi svanire nel paradiso fiscale di turno, ora riceveranno quanto dovuto, quindi parte dell’utile prodotto entro i confini nazionali e non dove è la sede legale.

Indubbiamente molti fattori hanno concorso, dalla necessità di denaro da parte degli Stati in grande difficoltà a causa della pandemia, all’arrivo di Biden alla presidenza americana, in quanto la sua politica necessita di alzare le tasse anche sul proprio territorio, e il timore di veder spostare le sedi legali delle proprie aziende in terreno straniero per eludere la tassazione poteva ostacolare i progetti che ha in corso.
Trump aveva fatto sconti straordinari per ciò che attiene alla tassazione facendo rientrare molte aziende in patria, e ora Biden innalza le aliquote. Una sorta di trappola perfetta, ma non bisogna temere per le aziende, perché sanno perfettamente come tutelare i propri guadagni e partiranno già da oggi alla ricerca di una nuova via per eludere il fisco.
Naturalmente in prima fila ci saranno i giganti della tecnologia.g
La lotta al riguardo è senza fine.
D’altro canto, anche i paradisi fiscali, ovvero tutti quei paesi nei quali il prelievo fiscale sui redditi è frazionale rispetto alla media dei paesi nei quali il regime di tassazione è nella norma, cercheranno di riorganizzare il proprio apparato per rendere sempre attrattivo il loro territorio per le sedi della aziende interessate a tale artifizio per eludere la tassazione nei paesi nei quali costruiscono il loro reddito, ovvero. dove vendono i loro beni o i loro servizi.

D’altro canto l’elusione fiscale, ovvero l’arte di ingannare con espedienti capaci di trovare vie solo formalmente lecite, impiega un’esercito di menti lucidissime, preparatissime, e instancabili.

Insomma nella lotta fra governi e multinazionali, pare che i governi siano stati capaci di dare un colpo da ko, ma naturalmente non è che uno tanti che i due contendenti si scambiano e non metterà al tappeto nessuno.
Ora vediamo cosa si inventeranno le multinazionali per non perdere il round. A domani.
Jun 05, 202106:17
Migranti, incentivi alle auto elettriche e lo studio di Buriani

Migranti, incentivi alle auto elettriche e lo studio di Buriani



Benvenuti su Indizi di futuro, un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni mattina alcune notizie dei principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Oggi è sabato 5 giugno 2021 il santo del giorno è Bonifacio e io sono Roberto.


Per proseguire la diatriba europea sui migranti, e a conferma di quanto anticipato ieri, la Francia e la Germania dicono no alla ripartizione, l’Irlanda e la Lituania hanno dato il consenso ad accoglierne in tutto 20, ovvero 10 per ogni nazione e il Lussemburgo meno di dieci, pare soltanto 2 o poco di più.

Mentre la Danimarca mantiene la decisione di portare in paesi extra UE i richiedenti asilo, potremmo chiamarla con ironia “l’alternativa del diavolo” l’alternativa danese, ovvero hanno deciso di riportare nel continente africano, almeno si presume che siano lì i paesi con i quali è stato fatto l’accordo, coloro che spendono tutti i propri averi e rischiano la vita attraversando il mediterraneo, e così facendo quindi si manderebbero in un attimo in fumo tutti gli sforzi fatti e i rischi corsi.

Potrebbe però essere la via per fermare l’indiscriminato traffico di essere umani da parte di coloro che vengono definiti “scafisti”. Ovvero la Danimarca dice, non serve che tu venga qua per richiedere l’asilo, puoi andare in questi altri determinati paesi a chiedere asilo in Danimarca, rendendo quindi inutile la traversata, perchè infine sarebbero diretti nello stesso paese africano.
Vediamo al summit del 25 e del 26 giugno, come verrà affrontata la questione.


Comunque gli approdati e censiti nel 2021 sono stati circa 13000, e la stagione è appena iniziata, perché le condizioni favorevoli per la navigazione della primavera e dell’estate aumenteranno vertiginosamente i numeri, aumentando le difficoltà dei paesi “di confine”.
Non dimentichiamo però che gli accordi fra Italia e Libia del 2017 avevano fermato un flusso che aveva superato i 150 000 arrivi, e quindi quella via probabilmente potrebbe essere percorsa ancora. Non tocchiamo invece il tasto dolente dei morti, perchè quest’anno gli accertati sono già 500, e chissà quanti non sappiamo giacere sul fondo del nostro mare.
Questo è l’aspetto più drammatico.


Nei paesi occidentali si discute di come abbattere le emissioni di gas serra, la diminuzione di costo dell’energia solare ed eolica hanno contribuito ad abbassare le emissioni di carbonio, ma l’energia rinnovabile ha bisogno di stoccaggio per essere fruita appieno, e il costo delle batterie anche se crollato negli ultimi anni, in particolare negli ultimi 30 anni le batterie al litio, le più usate, sono diminuite di prezzo di circa il 90%, il loro costo non consente ancora di parificare il il prezzo delle auto elettriche rispetto alle auto con motore endotermico, ovvero quelli a benzina che normalmente usiamo.
Insomma stiamo facendo passi avanti, ma ci vorrà ancora molto tempo prima di poter eliminare gli incentivi all’auto elettrica e renderne il prezzo competitivo.

Intanto il noto virologo Burioni afferma con uno studio il fatto che la seconda dose di vaccino è un deterrente per le varianti indiana e brasiliana.
250 persone sono state messe sotto controllo dopo la prima e la seconda dose di vaccino,m notando che la risposta del vaccino alle varianti avviene con maggior efficacia con la seconda dose, il che spiegherebbe la diffusione di tali varianti in Gran Bretagna, dove si è fatta a buona parte dei cittadini solo la prima dose.
Insomma la scelta di fare una dose a più persone possibili, e poi fare la seconda dose in un secondo tempo, come accade sempre ha delle controindicazioni.

Bene qualche indizio di futuro lo abbiamo trovato..

A domani

Jun 04, 202106:31
Apple, la Danimarca accoglie in un paese terzo chi chiede asilo.

Apple, la Danimarca accoglie in un paese terzo chi chiede asilo.

Buongiorno oggi è venerdì 4 giugno 2021 e io sono Roberto. Benvenuti su Indizi di futuro, un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni mattina alcune notizie dei principali quotidiani si trasformano in una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società. Apple ha sancito la nuova modalità per il telelavoro, a partire da settembre non sarà più possibile lavorare da remoto per per più di due giorni alla settimana. Con queste parole Tim Cook riporta verso la normalità il rapporto di lavoro con i dipendenti della nota società. Sono molte le aziende che hanno valutato questa modalità ibrida di rientro verso l’attività prepandemica, perchè il senso di comunità, la creatività fatta di interazione, ma più in generale la collaborazione attraverso lo schermo non pare riuscire a fornire gli stessi risultati. Anche Google ha utilizzato una politica simile, mentre altri giganti della Silicon valley come ad esempio Twitter hanno sancito l’avvio di una telelavoro stabile. Quindi nel prossimo futuro chi sceglierà il proprio datore di lavoro, dovrà valutare come la pensa in materia di telelavoro o Smart working, quindi anche la possibilità o meno di poter svolgere la propria attività da remoto e magari nell’orario che preferisce. L’Europa non riesce a trovare un comportamento comune per ciò che attiene i migranti, l’ultima legge approvata dal parlamento danese prevede l’istituzione di centri di accoglienza fuori dal territorio danese, ovvero in in paese terzo, nei quali esaminare e accogliere le domande di asilo. Sarà poi onere di questo paese accogliere i richiedenti. Ovviamente così facendo la Danimarca inibisce il proprio territorio a qualsiasi migrante, aggirando la norma che obbliga ad accettare i richiedenti asilo. Non si conosce ancora il paese terzo che si assumerà questo onere, ma certamente lo farà in cambio di denaro e molto probabilmente non sarà in Europa. Insomma pare che il denaro, e questo non ci stupisce poi molto, permette di aggirare anche le leggi e che la lotta nei prossimi anni sarà difficile, specie per i paesi di frontiera, che non pare avranno il supporto dei paesi del centro e del nord Europa. L’alto commissariato per i rifugiati dell’Onu ha espresso il proprio disappunto, e il timore che altri paesi trovino in quella via il comportamento da tenere. Come sarà per altro probabile. Come abbiamo già detto diverse volte, le persone in età lavorativa in Europa sono sempre meno, in Danimarca ad esempio nel 2019 c’erano 19,6 persone ogni cento, che avevano superato i 65 anni, valore leggermente inferiore alla media europea che è del 20,3%, ma nettamente inferiore all’Italia che è del 22,8%. In ogni caso il dato è in aumento di circa lo 0,3% annuo, il che fa presagire che l’indice di dipendenza, ovvero il rapporto fra il numero di persone in età lavorative e le persone che si sono ritirarti del lavoro, vede già oggi un pensionato ogni tre lavoratori, una situazione già piuttosto difficile, e sicuramente in peggioramento. Eppure, gli immigrati, spesso molto giovani, e quindi capaci di abbassare le medie in modo positivo per la società, non vengono accettati. Bene anche oggi abbiamo trovato qualche indizio di futuro A domani

Jun 04, 202106:31
Amazon e la marijuana, il prezzo delle materie prime e il discorso di Mattarella.

Amazon e la marijuana, il prezzo delle materie prime e il discorso di Mattarella.

Buongiorno oggi è giovedì 3 giugno 2021 e io sono Roberto.

Indizi di futuro è un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni giorno alcune notizie dei principali quotidiani diventano una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Quando si muove Amazon gli effetti sono importanti, vediamo cosa succederà, schierandosi a favore della liberalizzazione della marijuana, ha preso una posizione piuttosto particolare per un’azienda. Nel proprio blog, l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio di circa 200 miliardi di dollari a capo di una delle aziende più importanti del mondo, che guadagna circa un milione di dollari al minuto, scrive che “sosterrà attivamente” la liberalizzazione della marijuana, con il fine naturalmente di trasformare un desiderio in legge.
Ovviamente, in ottemperanza alla nuova politica dell’amministratore, ancora per pochi giorni perché ha deciso di “abdicare”, il controllo alla positività alla marijuana sarà eliminato, ove consentito dalla legge, nel vaglio delle posizioni lavorative aperte presso il colosso di Seattle, ovvero di Amazon.
Insomma, un’azienda che decide di appoggiare la liberalizzazione della sostanza che tanto fa parlare di se, è una notizia che ci racconta come certe aziende, e in particolare chi le governa, ha un’influenza diretta nella società, orientando i media, le persone, e influendo di conseguenza sulle scelte della politica.

L’economia è un luogo poco adatto a chi ama stare tranquillo, perchè si passa da un momento di crisi a un momento di euforia in pochi mesi, e si passa quindi da un tipo di problema a un altro. Ora che si tenta un ritorno alla normalità e pare si aprano cantieri e si accumulano ordine nelle fabbriche, le materie prime paiono scarseggiare, e quello che si trova ha raggiunto prezzi capace di far tremare che i aveva concluso contratti nelle settimane e nei mesi scorsi.
Il prezzo del legno è quasi quadruplicato, il petrolio si avvicina ai 70 dollari,e in generale l’ìindice di riferimento delle materie prime è salito di quasi il 50% nell’ultimo anno. Così molti saettori chiedono di poter aggiornare i prezzi dei contratti con un provvedimento i governativo per adeguare i costi attuali a quelli preventivati mesi fa, in caso contrario lavorerebbero perdendo denaro invece che di guadagnarne e con i conseguenti rischi di default.
Però anche i clienti avendo preventivato una certa spesa, possono poi trovarsi in difficoltà se la stessa muta di parecchio. Insomma un bel guaio, perché l’economia ha bisogno di correre per recuperare un po’ del tempo perduto, ma un’innalzamento generale dei prezzi e le conseguenze dello stesso, potrebbero essere un freno.
Rimaniamo in attesa di una mossa del governo, ma probabilmente anche gli amministratori italiani attendono i primi passi dagli altri paesi.

intanto Mattarella, il Presidente della nostra Repubblica ci dice che è il momento di costruire il futuro, e fa dei parallelismi con il dopoguerra, un moderato ottimismo che deve favorire il nostro impegno, ma aspettiamo atti concreti nell’ambito della semplificazione della normativa, dell’abbassamento del peso fiscale su qualsiasi attività, e come accade altri paesi, iniziare a premiare coloro che raggiungono buoni risultati, invece che affliggere la loro attività inventandosi una tassa nuova ogni giorno.

Bene anche oggi abbiamo visto qualche indizio di futuro.

A domani

Jun 02, 202106:01
Festa della Repubblica, disoccupazione, funivia Stresa Mottarone

Festa della Repubblica, disoccupazione, funivia Stresa Mottarone

Buongiorno oggi è mercoledì 2 giugno 2021 e io sono Roberto.

Indizi di futuro è un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni giorno alcune notizie dei principali quotidiani diventano una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Buona festa della Repubblica a tutti, fu il 2 e il 3 giugno del 1946 il momento in cui l’Italia divenne Repubblica, ovvero il giorno in cui gli italiani fecero la scelta.
L’Italia turrita e lo stemma sabaudo si contrapponevano, e per la prima volta si votava con suffragio universale.
Il 54,3% sancì la vittoria della giovane donna con una corona di torri e di muraglie che le cingeva la testa. Così Umberto secondo di Savoia andò in esilio in Portogallo e con l’entrata in vigore della Costituzione, il primo Gennaio del 1948, a lui e ai suoi discendenti fu proibito di tornare in Italia. Disposizione poi abrogata nel 2002.

Intanto l’Italia supera le attese, e fa meglio di Francia e Germania. Tutto fa ben sperare che quest’anno si superi la crescita del 4,5% stimata, notizia importante che può essere d’aiuto a risolvere o almeno ad aiutare uno dei problemi economici più importanti dell’Italia, ovvero l’occupazione.
Tagliare il nodo di Gordio sarebbe abbattere la disoccupazione, ora al 10,7% contro una media europea dell’8,3%.

Naturalmente il mondo del lavoro è drogato dalle sovvenzioni che sono salite ad esempio in Francia nei momenti più difficili della pandemia fino al 31%, e in Germania fino al 20% per scendere poi al 5%. Operazione che ha funzionato rendendo meno drammatico il calo occupazionale. ora la grande incognita è l’ondata di fallimenti aziendali, di cui non si conosce l’intensità e neppure le tempistiche con le quali si presenterà, ma sicuramente avrà un peso sul dato occupazionale.

Il fenomeno però andrebbe valutato più a fondo, cioè perciò che attiene alla distribuzione dell’occupazionegiovanile, divenuta drammaticamente alta ovvero al 18,5% , ma soprattutto la sottooccupazione che supera il 32%

Cosa è la sottooccupazione? Si tratta del sottoutilizzo delle potenzialità, ovvero di coloro che lavorano meno di quanto avrebbero voluto e potuto fare.
La sottooccupazione riflette una mancanza della domanda di lavoro. Per estensione anche coloro che svolgono una mansione che è inferiore alle proprie capacità, alle proprie qualifiche, al proprio livello professionale, sono da ritenersi sotto occupati, insomma sarebbe come dire il non riuscire a sfruttare le proprie potenzialità, come per un’auto che di fronte a perfette condizioni meteorologiche e di manto stradale, con um ampio rettilineo, con un motore capace di farla viaggiare ai 100 chilometri orari, viaggia invece ai 50 chilometri orari, oppure ancor meglio un apparecchio capace di sfornare 100 pezzi all’ora di un determinato prodotto, ne sforna solo 50 perché altrimenti non si riuscirebbero a vendere.

Un ultimo appunto, anzi disappunto, sul fatto che si legge su Adnkronos di un video amatore svizzero, che ha ripreso già nel 2014 e pare anche nel 2016 e 2018 l’ormai noto forchettone che ha inibito il funzionamento dei freni di emergenza della funivia Stresa Mottarone.
Le immagini sono state inviate agli inquirenti italiani che potranno, ove sia riscontrabile quanto affermato, il perdurare della situazione, o almeno il fatto che anche in altre circostanze il dispositivo era stato inserito.

Bene a domani








Jun 02, 202106:28
Migranti e robotica.

Migranti e robotica.

Buongiorno oggi è martedì 1 giugno 2021 e io sono Roberto.

Indizi di futuro è un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni giorno alcune notizie dei principali quotidiani diventano una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

I migranti continuano a riempire d’inchiostro le pagine dei giornali, in particolare, al riguardo mi ha colpito quanto scritto sull’ associated di press al riguardo del confine greco-turco, ovvero della necessità di implementare con sistemi elettronici il presidio del confine, ovvero di installare un cosiddetto “muro elettronico” capace di tenera i confini sotto stretta osservazione, con torri dotate di telecamere a lungo raggio con visore a infrarossi, muri di acciaio, droni e addirittura cannoni sonori, ovvero in grado di sparare suoni ad alta intensità con i quali scoraggiare chi tenta il sempre più difficile attraversamento di un confine.

Il paradosso è che gli stessi paesi che costruiscono i cannoni sonori, hanno motovedette, l’Italia ha la Guardia costiera e la Marina militare, che pattugliano il mare assieme a decine di navi delle organizzazioni non governative, e insieme sorvegliano i limiti delle acque territoriali dei paesi di provenienza del flusso migratorio, per salvare chi è in difficoltà, che è anche un modo per fornire un bel servizio ai trafficanti che riempiono di persone barche che galleggiano a fatica e le inviano fra le braccia di queste navi, certi che li salveranno, malcapitati, che magari hanno speso quel poco che avevano per pagarsi il viaggio.
Stesso viaggio che fatto comperando un biglietto di un traghetto regolare costerebbe un decimo e sarebbe sicuro.
Insomma bisogna fare qualcosa, meno regole e armonizzate in tutta l’Europa, norme che consentano di non fare rischiare la vita a nessuno, e fornire un regolare ingresso a chi magari attraverso un servizio capace di essere inclusivo, organizzi l’eventuale collocamento nella società di chi è in cerca di un futuro migliore.

A proposito di integrazione, o come piace di più in questi anni di inclusione, in Italia lavorano circa 74000 robot, con densità fra le più alte del mondo. In particolare nel settore manifatturiero superiore Gran Bretagna, Canada, Cina, anche se gli Stati Uniti, la Germani ad la Corea del Sud sono davanti a noi.
Per dare una misura, se la media è di circa 212 robot installati ogni 10 000 addetti, in Italia ne abbiamo circa il doppio, e nell’ultimo anno le installazioni sono state circa 11 000.

Se guardiamo il progresso, sia in termini percentuali che assoluti, ogni anno la Cina surclassa tutti gli altri paesi, con installazioni di oltre le dodici, tredici volte il numero italiano.
Interessante notare che oltre che fruitori stoiamo anche produttori, quindi riusciamo a dominare la scena con un certo equilibrio, ovvero tanti posti di lavoro persi in molti settori a causa della robotica, vengono inserito nuovamente nel mondo di lavoro dall’industria robotica.

Oppure, paradossalmente, visto che la Cina per far fronte all’invecchiamento della popolazione ha autorizzato le famiglie a ingrandirsi fino al concepimento di tre figli, un altro scenario alternativo potrebbe essere quello di delegare buona parte del lavoro ai robot, e riservare all’uomo poche attività, e per un ridotto numero di ore settimanali. Tendenza già in atto in diversi paesi. In questo caso l’avvento delle macchine, cioè dei robot nell’ambiente lavorativo farebbero meno paura.
Probabilmente il prossimo passo sarà temperare le due esigenze e raggiungere un compromesso che il tempo affinerà in funzione delle necessità del tempo.
Bene qualche indizio di futuro lo abbiamo incontrato.

A domani














May 31, 202106:28
Demografia e ammoniaca verde

Demografia e ammoniaca verde

Buongiorno oggi è Lunedì 31 maggio 2021 e io sono Roberto.

Indizi di futuro è un podcast che indaga il presente per immaginare il domani. Ogni giorno alcune notizie dei principali quotidiani diventano una scintilla che accende un faro sul divenire della nostra società.

Abbiamo parlato spesso di demografia, e ne parleremo ancora, perché sarà uno dei tanti temi che costringerà in particolare il vecchio continente a rivedere le politiche di gestione e di sviluppo.
Vediamo in base alle proiezione dell’Eurostat cosa accadrà nei prossimi decenni in Europa.
Innanzitutto le regioni urbane italiane perderanno in media i 3,1% un dato importante, in contro tendenza rispetto al resto del continente.
Scendendo nello specifico, ci saranno alcune aree urbane comune Bolzano, Verona e Bologna pare incrementaranno di circa il 21% il 12% e il 9% la loro popolazione molte città della Sardegna e Enna per la Sicilia vedranno cali di oltre il 20%
Intendiamoci il calo è generalizzato, e dopo aver superato i 60 milioni nel 2014, non abbiamo fatto altro che scendere, complice la pandemia, nel 2020 anche con numeri importanti.
Le concause del movimento naturale, ovvero abbassamento della natalità e incremento della mortalità, vanno sicuramente considerato legate la fatto che l’età media del nostro paese è particolarmente alta.

Se concentriamo la nostra attenzione sulle zone urbane, ovvero sullo spostamento della popolazione verso le areee urbane, in Europa avremo Malta, Irlanda e Svezia che rispettivamente con circa il 35%, il 29% e il 25% vedranno incrementare la popolazione residente in città, mentre con numeri quasi altrettanto importanti Lettonia con il meno 37%, oltre a Grecia e Polonia vivranno un movimento di decrescita, queste due ultime con valori meno importanti, dell’ordine del 16 e del 10%
Le zone rurali avranno vicissitudini non proprio diverse, ad esempio in Irlanda ci sarà un incremento importante anche nella popolazione rurale, circa il 24% il 10,9% della Svezia e l’1% della Danimarca.

Insomma siamo un po’ nei guai, ma la demografia ammonisce in base a delle tendenze, ma spesso sono cambiate e potrebbe accadere anche questa volta.

Ad Abu Dhabi aprirà un grande impianto di ammoniaca verde, sfruttando l’energia solare si dividerà idrogeno da ossigeno attraverso l’elettrolisi, e producendo l’ammoniaca verde, ovvero un modo per trasportare e conservare idrogeno, poi facilmente utilizzabile nelle celle a combustibile delle automobili. I paesi che hanno per decenni venduto petrolio si riconvertono all’energia pulita, all’energia rinnovabile cercando di mantenere il primato come luoghi di produzione di energia.
Sempre di ammoniaca verde si parla in Giappone per riconvertire le centrali a carbone ancora presenti sul loro territorio, il tempo stimato è di circa un trentennio, ma la strada è segnata. Stesso progetto in Spagna dove sono stati preventivati investimenti per quasi due miliardi di euro entro il 2027 per incrementare la produzione di ammoniaca verde, e far diventare così il paese primatista europeo per questo ti po di produzione.

Il mondo cambia sotto i nostri occhi.

A domani



May 30, 202106:27
Vaccini per tutti, più di 560 000 pensioni da oltre 40 anni, cercasi stagionali.

Vaccini per tutti, più di 560 000 pensioni da oltre 40 anni, cercasi stagionali.

Buongiorno oggi è Domanica 30 gennaio 2021 e io sono Roberto.

Indizi di futuro è un podcast che indaga il presente per immaginare il futuro. Tutti i giorni scegliamo alcune notizie dei principali quotidiani per immaginare quali conseguenze esse porteranno.


Dal 3 giugno si potrà prenotare la vaccinazione in Farmacia, nell’azienda in cui si lavora ove questa abbia organizzato il servizio, dal proprio medico di base e dai portali online.
La discriminante è l’organizzazione regionale.
pare quindi che coloro che avranno in tal giorno compiuti i 16 anni potranno effettuare la prenotazione, salvo specifiche indicazioni nessuno potrà scegliere quale tipo di composto farsi iniettare, ovvero AstraZeneca, Pfizer, Moderna o Jhonson e Jhonson.
Questa apertura dovrebbe incrementare il numero dei vaccinati che comunque sono arrivati a essere vicini al 40% se ci riferiamo alla prima dose e circa la metà se ci riferiamo ad entrambe le dosi .
I dati sono di lab24 che che aggiorna in tempo reale l’avanzare della vaccinazione, un dato che ci porta ad essere al terzo posto in Europa dopo Germania e Spagna, entrambe comunque distanziate di pochi punti percentuali.
I numeri insomma paiono dare conforto a chi scommette in un’estate e un autunno ricchi di speranze di vedere archiviata questa triste stagione.

In Italia ci sono 561000 pensioni che vengono erogate da più di 40 anni, ciò viene riportato dall’osservatorio INPS, un dato che preoccupa chi dovrà andare in pensione, perchè indubbiamente le cose per il futuro non sembrano essere rosee. tra la piramide demografica che pare sempre più una sfera, tra la quantità di pensioni retributive, tra la quantità di pensioni come abbiamo visto che vengono date da più di quarant’anni, l’Italia è il paese in Europa dove si va in pensione più tardi, superato di pochi mesi dalla Grecia. Mentre la media europea si attesta intorno ai 64 anni e 4 mesi per gli uomini, in Italia la pensione si raggiunge a 66 anni e 7 mesi, ma ci sono in corso aggiustamenti in base all’aspettativa di vita.
Il paese migliore da questo punti di vista è la Svezia, dove l’età in cui si va in pensione sono 61 anni, e non male la Norvegia a 62 anni.
Insomma pare chiaro chi pagherà le pensione a tutti quelli che nel corso di questi anni con scivoli, o i famosi 35 anni di attività lavorativa è andato in pensione ben prima dell’età media europea, e per di più con un calcolo della stessa fatto con i parametri ben più vantaggiosi del retributivo.

Intanto che viene orchestrato un nuovo bonus per alcune categorie tra le più colpite dalla pandemia, e dopo la querelle fra il presidente della regione Campania e i lavoratori, perchè uno denunciava il fatto che molti preferiscono prendere il reddito di cittadinanza senza doversi svegliare presto alla mattina per andare al lavoro, dal Trentino giunge un allarme, ma non mancheranno appelli simili da altre parti d’Italia.
Quindi se nella zona di Trento la disoccupazione giovanile si aggira intorno al 24% come è possibile che l80% dei ristoratori e albergatori lamenta carenza di personale?
Il fatto che in Alto Adige non si abbiano gli stessi problemi del Trentino, ma vi sia un contratto che favorisce maggiormente i lavoratori, fa pensare che molti lavoratori del settore abbiano orientato la propria attività verso altri settori. Insomma i lavoratori chiedono più denaro, i datori di lavoro che almeno il 50% del costo vada in busta paga.
Insomma, il lavoro deve permettere al lavoratore di svolgere una vita dignitosa, e la politica dovrà presto intervenire, altrimenti una importante professionalità si andrà a disperdere verso altri luoghi, o settori.

A domani



May 29, 202106:50
Ufo, incidenti sul lavoro, l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone

Ufo, incidenti sul lavoro, l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie che appaiono sui giornali per trarre indicazioni su cosa accadrà.

Oggi è Sabato 29 maggio 2021 ed è la giornata mondiale della lebbra, una malattia fortunatamente dimenticata nei paesi industrializzati, e la giornata internazionale dei Peacekeeper, gli operatori di pace delle Nazioni Unite.

Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di Ufo, Incidenti sul lavoro, e di Eitan l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone

Auguri a tutti le Alessandre e gli Alessandri


Il 29 maggio del 1265 nasceva a Firenze Dante Alighieri, autore della Divina commedi, il cui titolo originale era Comedia, capolavoro della nostra letteratura.


Sembra che da quando Barack Obama ha parlato di Oggetti non identificati, ovvero di oggetti che esistono, ma dei quali non si è riusciti a capire quale origine possano avere, pare che gli avvistamenti si siano incrementati in modo esponenziale.
Jeremy Corbell nel suo “Extraordinary Beliefs” racconta decine di storie interessanti per chi è appassionato di fenomeni dalla difficile spiegazione. In prima pagina la pubblicità del film investigativo, forse noi lo chiameremo documentario, su Netflix girato proprio da Jeremy.
Ad ogni modo nell’ultimo video diffuso sui social si vedono diversi oggetti del diametro di poco minore di due metri, con una massa solida, e ripresi dai radar della portaerei americana Omaha.
La data, ovvero il 15 luglio del 2019 corrisponde a quella di altri avvistamenti, o per meglio dire di avvistamenti fatti da diversi altri radar.
Il mistero si infittisce.

L’Inail ammonisce il mondo del lavoro, poichè il primo quadrimestre del 2021 ha messo in piena luce un numero di incidenti mortali molto superiore a quello dell’anno precedente. Ma se in epoca pandemica è difficile fare dei confronti corretti fra i diversi anni, quello che non è sindacabile è il numero: 303 in 4 mesi sono più di due al giorno.
Troppi.
L’ultimo incidente balzato all onore della cronaca sono i due operai di Pavia, investiti da una nube di una qualche sostanza non ancora identificata contenente sostanze capaci di uccidere.

Una buona notizia Eitan è coasciente, l’unico sopravvissuto dalla tragedia del Mottarone, pur se ancora in prognosi riservata, ha parlato, naturalmente chiedendo dei propri genitori. Una tragedia, intanto pare che consciamente si siano trascurate le norme di sicurezza. Bisognerà fare delle riflessioni sui valori che informano il comportamento degli uomini, e stare molto attenti a non confondere le priorità del nostro agire.




Bene qualche indizio di futuro lo abbiamo incontrato, innanzitutto sempre di più le notizie si rincorrono, ovvero se a una notizia pare accordarsi con una certa quantità di pubblico, ovvero suscita interesse, la macchina dei media vi si accanisce e tutto quello che la riguarda pare divenire oggetto di attenzione. Quindi prepariamoci a sentire parlare ancora per un pò di Ufo.
Invece non vorremmo più leggere di incidenti sul lavoro e di leggerezza nel rispetto delle norme di sicurezza, un dovere nei confronti di se stessi e degli altri. Il problema come ci si accorge spesso, non è di carattere tecnico, ma culturale. Sicurezza, dal latino sine cura, cioè senza preoccupazione, senza che possa accadere l’indesiderato, è indubbiamente uno stato di difficile realizzazione nella realtà, ma troppo spesso vediamo persone che lavorano sui ponteggi di imprese edili senza le apposite cinture, oppure persone alla guida distratte dal mandare un messaggio sul telefonino. Sicurezza oltre che attenzione alla tecnologia necessaria è rispetto delle regole e fare attenzione a ciò che si fa.

A domani


May 29, 202107:48
Gimbe, Astrazeneca e i topi che invadono l’Australia

Gimbe, Astrazeneca e i topi che invadono l’Australia

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie che appaiono sui giornali per trarre indicazioni su cosa accadrà.

Oggi è venerdì 28 maggio 2021 ed è la giornata mondiale della Sclerosi multipla una malattia neurodegenerativa per la quale tanto si è fatto, ma tanto ancora si deve fare.

Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di

Ah, se avete un’amico che si chiama Germano questo è il momento di fargli gli auguri, una curiosità si chiamano fratelli germani coloro che hanno entrambi i genitori in comune, se invece se ne condividono uno soltanto si definiscono unilaterali, nel caso il genitore condiviso fosse la madre si definiscono uterini, se il genitore condiviso è il padre si definiscono consanguinei.

Il 28 maggio del 1945 nasceva a Washington negli Stati Uniti Patch Adams, un medico divenuto celebre per la terapia del sorriso, fu Robin Williams a portare il personaggio sul grande schermo con un film che ebbe un buon successo.

Un omaggio a Carla Fracci che prematuramente ci ha lasciati, è stata una stella di prima grandezza e ha brillato in tutto il mondo dove la danza ha avuto un palcoscenico.


Sembra sia stata trovata la causa dei rarissimi casi di trombosi ai soggetti vaccinati con Astrazeneca e Jhonson, e pare che vi sia un rimedio. Intanto i casi sono scesi in caduta verticali, meno male. La fondazione Gimbe, impegnata nella diffusione del proprio Know how con iniziative di formazione editoria e ricerca, dichiara che negli ultimi 50 giorni abbiamo avuto -71% di ricoveri e - 65% di terapie intensive, affermando che i dati confortanti sono effetto della vaccinazione.Anche nel mondo la situazione è migliorata, l’organizzazione mondiale della Sanità dichiara un meno 14% a livello globale di contagi e meno 2% di decessi. Questo nonostante in alcune aree il trend sia ancora in netta crescita, in particolare in Africa dove la crescita pare nell’ordine del 4%.


Se ne parla poco, ma la Svizzera è L’Europa hanno siglato negli ultimi decenni oltre un centinaio di accordi bilaterali, questo idillio però sembra aver visto la fine, almeno così da Berna Guy Parmelin afferma, bloccando ogni ulteriore trattativa avendo deciso di non proseguire le iniziative sull’adeguamento della partecipazione del paese al mercato unico. In questo caso non si tratta di un palese che lascia l’Unione come è successo con la Gran Bretagna, ma di un paese che rinuncia a serrare gli accordi sul mercato unico.

Il problema della diffusione, anzi dell’invasione di topi che aveva interessato l’Australia, qualche settimana fa, pare non essere scemato.
Rosicchiano i cavi elettrici, e addirittura attaccano gli abitanti. i casi di leptospirosi, un’infezione batterica trasmessa dai ratti ha colpito molte persone.
Naturalmente i danno economici sono di proporzioni spaventose, perché i raccolti sono stati decimati dall’ingordigia degli animali. Su you tube i filmati degli accadimenti prolificano, mentre l’avanzata dei roditori è ormai allargata a edifici cittadini, scuole, impianti sanitari.

Bene anche oggi abbiamo qualche indizio di futuro, intanto sul fronte Covid le notizie paiono essere incoraggianti, mentre sul fronte dei rapporti della Comunità Europea con i paesi confinante non sembrano andare per il meglio, e pare che anche la Svizzera abbia preferito rimanere fuori dal mercato unico. La libertà è il bene che permette di godere di tutti gli altri beni diceva Montesquieu e pare che molti paesi abbiano timore a cedere parte della loro autonomia.
Infine i topi ci ricordano che anche se dominiamo la terra, questo non ci consente di poter deporre le armi, gli equilibri sono fragili e basta una stagione nella quale i raccolti sono molto buoni e il cibo pare abbondare, per scatenare un’assalto da parte di una marea di roditori.



May 27, 202107:48
Isola di plastica, Astrazeneca re tragedia del Mottarone

Isola di plastica, Astrazeneca re tragedia del Mottarone

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie che appaiono sui giornali per trarre indicazioni su cosa accadrà.

Oggi è giovedì 27 maggio 2021 ed è la giornata mondiale della lontra, animale che vive un momento difficile, infatti delle 12 specie esistenti al mondo ben 5 sono a rischio di estinzione.

Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di un’isola di plastica, Astrazeneca, Strage del Mottarone.

Ah, se avete un’amico che si chiama Agostino questo è il momento di fargli gli auguri.

Il 27 maggio del 1923 nasce a Furth in Germania Henry Kissinger che però a seguito delle persecuzioni razziali, era di origine ebrea, si trasferì con la famiglia negli Stati Uniti, dove divenne noto per i suoi incarichi politici, tra i quali il compito di segretario di stato sia sotto il mandato del presidente Richard Nixon che di Gerald Ford.

Si trova tra il 135° e il 155° meridiano Ovest e tra il 35° e il 42 parallelo nord, insomma galleggia nell’oceano pacifico e pare abbia una dimensione notevole, come diverse volte una nazione come la Spagna. Naturalmente non è l’unica isola di plastica, ovvero accumulo di spazzatura, perchè anche l’Oceano Atlantico ne possiede una di simile entità, così come in dimensione adeguata anche altri mari.
Sono state le correnti, nel corso degli ultimi decenni a provocare tali accumuli, la cui origine ad ogni modo è stata l’incuria dell’uomo nel trattare i rifiuti, in particolare la plastica.
Un materiale veramente difficile da degradare, poichè necessita di centinaia di anni per svanire, e oltre a quella che vediamo ci sono i frammenti e le micro particelle, in definitiva un disastro ecologico di proporzione straordinarie.
Insomma pare che Pacific Trash Vortex, ovvero l’isola di plastica più grande, altro non è che la punta di un iceberg. Ad ogni modo qualche iniziativa per sminuire questo agglomerato di spazzatura si è già vista, e speriamo ve ne siano presto altre.

Una multa non ci riporterà indietro il numero di persone che probabilmente si sarebbero salvate se le vaccinazione fossero state più celeri, ovvero se avessimo avuto a disposizione più vaccini, ma può essere un bel deterrente per le prossime forniture, per fare in modo che la Comunità Europea acquisisca quell’autorevolezza che gli può consentire di avere maggior rispetto da parte delle aziende fornitrici.
Pare che le dosi, siano state prodotte, ma l’Unione Europea afferma che siano state dirottate verso altri paesi, il che avrebbe favorito ad esempio la Gran Bretagna e sfavorito gli altri paesi. Gli avvocati dell’azienda farmaceutica, naturalmente, faranno sentire le loro ragioni, e vediamo se la multa supermilionaria sarà comminata o meno all’azienda.

Fortunatamente l’unico sopravvissuto pare che riesca a salvarsi, una magra consolazione visto il numero di persone che non ce l’hanno fatta. A rendere più amare la vicenda il fatto che forse si sarebbe potuta evitare la tragedia, poichè pare che i freni della cabinovia non fossero in uso, ovvero che fossero bloccati per evitare, a causa di un malfunzionamento, la continua sosta della cabina. Difficile credere che proprio le persone che avrebbero dovuto vigilare sulla sicurezza siano invece gli artefici del mancato funzionamento del sistema di sicurezza. Speriamo che le voci che corrono sui giornali siano soltanto il desiderio di click beat di chi le ha scritte, e che il personale che gestiva l’impianto sia innocente. Non che chiamarla disgrazia o in altro modo riporterà in vita qualcuno, ma se non altro credere alla ineluttabile fatalità piuttosto che a una scarsa cura della sicurezza, non cancellerà il dolore per la disgrazia, ma almeno non ci farà assalire dalla rabbia.



May 26, 202108:27
Inflazione, naufraghi e nuove regole in Texas per la detenzione delle armi.

Inflazione, naufraghi e nuove regole in Texas per la detenzione delle armi.

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie che appaiono sui giornali per trarre indicazioni su cosa accadrà.

Oggi è mercoledì 26 maggio 2021 ed è la giornata mondiale del gioco, e vorrei ricordare che non si tratta di un’attività ad esclusivo interesse dei bambini, poiché ci sono giochi per ogni le età.

Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di inflazione, di naufraghi e di nuove regole in Texas per la detenzione delle armi.

Il 26 maggio del 1926 nasce ad Alton negli Stati Uniti Miles Davis, trombettista jazz capace di segnare la storia della musica con il suo passaggio.

Abbiamo avuto un periodo di disinflazione, cioè una diminuzione generalizzata e prolungata dei prezzi, e adesso avremo probabilmente un periodo in cui l’inflazione busserà alle nostre porte. Cos’è l’inflazione? L’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi, una diminuzione del potere di acquisto delle moneta. In definitiva ci vogliono più denari per acquistare la stessa quantità della stessa merce.
Gli Stati Uniti hanno segnalato questo fenomeno da qualche settimana, mentre l’Europa non pare tremare al riguardo, ma l’Europa vive un’economia variegata in cui molti paesi sono ancora in disinflazione e di conseguenza mediano il dato della comunità.
Ad ogni modo le materie prime per svariate ragione premono sui prezzi finali, e anche se molti economisti parlano di fenomeno temporaneo, è necessario essere guardinghi, ma sicuramente le banche centrali stanno monitorando la situazione, pronte a intervenire per placare gli eccessi.
A titolo di curiosità possiamo citare altri fenomeni capaci di incidere sull’andamento dei prezzi, come la stagflazione, ovvero la concomitanza di stagnazione e inflazione, ovvero un aumento dei prezzi in un momento di recessione economica.
Abbiamo poi l’iperinflazione che si caratterizza con un aumento generalizzato dei prezzi, repentino ed esagerato, si ricordi l’iperinflazione di Weimar, ovvero nel dopoguerra per far fronte ai debiti la Germania cominciò a stampare così tanta moneta che la stessa valeva sempre meno, fino a d arrivare a dover spendere 400 miliardi di marchi, non quelli attuali che sono stati coniati nel 1948, per comperare un chilogrammo di pane.
La denuncia parte da Oscar Camps, il fondatore di Open Arms una Organizzazione non governativa spagnola che si occupa di cercare di salvare la vita a quei naufraghi o aspiranti tali che affrontano i mari perché in fuga da conflitti, povertà, eventi meteorologici, persecuzioni o soltanto la speranza di migliorare la proprie condizioni di vita.
Le foto mostrano corpi di bambini che su una spiaggia libica giacciono morti da diversi giorni.
Uno spettacolo che offende l’umanità. Una strage di innocenti alla quale assistiamo senza fare nulla, spinti dagli egoismi nazionali più che da un senso di umana giustizia che dovrebbe informare il comportamento dei paesi più ricchi, ovvero dei paesi che possono fare qualcosa.
Intanto che parliamo di grado di civiltà, in Texas, negli Stati Uniti, manca solo una firma per autorizzare chiunque a portare con se un’arma, indipendentemente dal fatto che abbia un porto d’armi, abbia fatto un apposito addestramento, o sia stato sottoposto ad alcun controllo. Il parlamento ha dato l’ok e tutto potrebbe cambiare, riportando il Texas indietro ai tempi in cui la giustizia la faceva chi era più veloce ad estrarre la propria pistola. Salvo per pregiudicati, o soggetti con particolari restrizioni legali, chi ha 21 anni potrà acquistare e portarla con se. E’ fatto salvo per attività commerciali il diritto di vietare l’ingresso a persone armate.
Bene anche oggi qualche indizio di futuro lo abbiamo incontrato, innanzitutto dopo un lungo periodo di deflazione, pare che si riveda l’inflazione all’orizzonte, che in piccola misura potrebbe anticipare la normalità dal punto di vista dell’economia.

May 25, 202108:49
Vaccini in ogni nazione, Europei di nuoto e ricercatori malati di Wuhan.

Vaccini in ogni nazione, Europei di nuoto e ricercatori malati di Wuhan.

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie che appaiono sui giornali per trarre indicazioni su cosa accadrà.

Oggi è martedì 25 maggio 2021 ed è la giornata mondiale dei bambini scomparsi

Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di vaccini a tutti i paesi, campionati europei di nuoto e ricercatori di Wuhan.
Oggi facciamo gli auguri a tutti i Beda che significa uomo che prega.


Il 25 maggio del 1887 nasce a Pietrelcina Padre Pio, Santo e padre cattolico italiano, il suo nome era Francesco Forgione e in vita fu oggetto di parecchie inchieste da parte della Santa Sede, per le sue stigmate.


L’organizzazione mondiale della sanità detta le regole, basta monopolio sui vaccini. Oltre il 75% dei vaccini sono sono stati somministrati in soli 10 paesi, e non sono naturalmente i paesi poveri.
Gli operatori sanitari sono stati in prima linea, e per 18 mesi hanno camminato su di un filo, dal quale sono caduti in circa 115000. Tedros Adhanom, un etiope alla guida dal 2017 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ammonito i paesi industrializzati, il 10% della popolazione di ogni paese deve ricevere il vaccino entro la fine dell’estate, ma non sarà facile dirottare risorse in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

Intanto diversi quotidiani portano la notizia che nel novembre del 2019 tre ricercatori dell’istituto di virologia pare che si siano ammalati, e che i sintomi possano essere stati compatibili con quelli del Covid, ma anche con l’influenza. La notizia pubblicata dal Wall Street Journal è fitta di intrighi internazionali, ma non ci da però alcuna certezza sull’accaduto e quindi non rimangono che sospetti, però pare privi di fondamento. Anche il noto Anthony Fauci consigliere della Casa Bianca afferma di non essere convinto dell’origine naturale del virus. Pechino naturalmente non tace e chiede di smettere di fare congetture sulla presunta fuga del virus da un laboratorio, poichè così non è stato. il portavoce del ministro degli Esteri cinese pare categorico al riguardo. Vediamo come andrà a finire.



Avevamo parlato dei campionati europei di Bucarest di nuoto, ed è giusto vedere come è andata a finire. La sedicenne di Taranto Benedetta Pilato che è divenuta nella semifinale primatista mondiale dei 50 metri a rana, ha concluso la finale vincendo la medaglia d’oro, era probabile, ce lo aspettavamo ed è accaduto. Anche Margherita Panziera sale sul gradino più alto del podio facendo il miglior tempo di gara nei 200 metri stile dorso. Simona Quadrella vince ancora l’oro nei 400 stile libero, e Alberto Quadretti è oro nei 400 stile misto. Grazie Benedetta , grazie Margherita, grazie Simona e grazie Alberto, l’inno italiano che ha suonato per coloro che in presenza, attraverso la televisione o altro mezzo hanno assistito alla premiazione, è stato in vostro onore.

Bene anche oggi abbiamo qualche indizio di futuro, l’organizzazione mondiale della sanità ammonisce una più equa distribuzione e indirettamente ci dice che su certi temi il denaro non può essere l’unica discriminante, ci vuole più equità, e probabilmente la querelle fra Cina e resto del mondo per la storia di Wuhan non finirà mai, come mai sapremo la verità su ciò che è successo. Infine lo sport, diverse italiane sul podio più alto creeranno una certa pressione sulle piscine, e il nuoto pare essere uno sport sano. A domani



May 24, 202106:14
Barack Obama e gli ufo, la guida autonoma sulle strade tedesche e il calo demografico mondiale.

Barack Obama e gli ufo, la guida autonoma sulle strade tedesche e il calo demografico mondiale.

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie che appaiono sui giornali per trarre indicazioni su cosa accadrà.

Oggi è lunedì 24 maggio 2021 ed è la giornata europea dei parchi. Una curiosità nel 1909 in Svezia venne istituito il primo parco europeo, ma il primato mondiale spetta al mitico Yellowstone che è stato il primo parco nazionale degli Stati Uniti, e il primo parco nazionale al mondo. Fu istituito nel 1872 da Ulisse Grant, l’allora presidente degli Stati Uniti.

Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di Barack Obama e gli avvistamenti Ufo, la sperimentazione tedesca sulla guida autonoma e il calo demografico mondiale.

Oggi facciamo gli auguri a tutte le Maria è il loro onomastico.


Il 24 maggio del 1686 nasce a Danzica in Polonia Daniel Gabriel Fahrenheit inventore di un particolare sistema per costruire i termometri, metodo che gli frutterà l’elezione a membro della Royal society. Di Londra nel 1724.
Il suo nome è ben conosciuto perché è il nome della scala Fahrenheit ancora ufficialmente usata negli Stati Uniti.

Se lo dice Barack Obama non è che lo mettiamo in discussione, pare che abbia affermato che gli Ufo esistono, ma non sappiamo cosa sono. Non dimentichiamo che Ufo significa Unidentified Flying Object, ovvero oggetto volante non identificato.
L’ex presidente americano non parla quindi di extraterrestri, ma di oggetti che non si sa cosa sono, i cui movimenti sono difficilmente spiegabili in base alle tecnologie che abbiamo a disposizione.

A proposito di tecnologie in Germania hanno autorizzato in diverse zone del paese di aprire le strade alla sperimentazione delle auto a guida autonoma, diventando un pioniere mondiale. L’industria automobilistica tedesca è fra le più importanti del pianeta, e di certo non si poteva aiutare la sfida futura, poiché prima la sostituzione del motore endotermico, ovvero il passaggio all’energia elettrica quale combustibile e poi la guida autonoma, sono gli ostacoli da superare per il prossimo futuro.
Chi arriverà per primo ad avere una certa dimestichezza con la guida autonoma, ovvero chi potrà sperimentare sul campo le tecnologie necessarie a consentire ad un auto di muoversi nelle strade prive di autista, sarà avvantaggiato sul mercato.
Ed è interessante sarebbe interessante studiare come un governo potrebbe aiutare l’industria nazionale favorendo con apposite leggi lo sviluppo di vari settori della ricerca, ora più che mai chiave di volta dello sviluppo.

Per la prima volta i demografi segnalano un allarme per la stagnazione della popolazione, dopo anni in cui si teneva un sovraffollamento e l’impossibilità di avere spazio e cibo per ogni persona, pare che dalla prossima metà del secolo le riduzioni saranno importanti.
E’ il New York Times a lanciare l’allarme, ma le riflessioni sul fatto che sia un dato negativo o positivo ci sarebbe molto da discutere, anzi sicuramente ci saranno molte opportunità per parlare di demografia.


Ben anche oggi abbiamo trovato qualche indizio di futuro, abbiamo capito che le tecnologie che permettono di volare che conosciamo non sono probabilmente l’unico modo possibile di solcare i cieli, che il futuro dell’industria è spesso legato alle decisioni politiche più di quanto ci si immagini, e che quindi una sorta di ministero che analizza gli “Indizi di futuro” sarebbe credo di grande aiuto all’industria, e infine la possibile diminuzione della popolazione, con molte sfaccettature interessanti e molti necessari cambi del modello di sviluppo.

A domani





May 23, 202106:14
Marte, Benedetta Pilato e querelle fra letta e Draghi

Marte, Benedetta Pilato e querelle fra letta e Draghi

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie che appaiono sui giornali per trarre indicazioni su cosa accadrà.

Oggi è Domenica 23 maggio 2021 ed è la giornata mondiale della tartaruga, a tal proposito con orgoglio possiamo affermare che con oltre 200 nidificazioni la caretta caretta è sempre più presente sulle nostre spiagge, complice l’assenza dei bagnanti rimasti in casa per la pandemia.


Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di Marte e di come ci sia un certo traffico di questi tempi sul pianeta rosso, di Benedetta Pilato, querelle Letta vs
Draghi

Oggi è non facciamo gli auguri a nessuno perché è la Pentecoste.

Il 22 maggio del 1485 nasceva a Ferrara Gerolamo di Savonarola, un personaggio della storia italiana, illuminato dalla religione cristiana divenne noto per le sue severe esortazioni a una rigida osservanza deo precetti cattolici e l’ammonimento di una punizione divina a tutti coloro che invece erano caduti vittima di un comportamento informato da lassismo e corruzione.

Si chiama Zhurong e in questo momento si muove su Marte pur non essendo un marziano. Si tratta di un rover cinese capace di emulare quanto già fatto dagli americani. La China National Space Administation ha dato l’annuncio: le ruote del loro mezzo si sono posate sulla superficie marziana, e il lavoro di studio del pianeta è iniziato.
Non ho ancora sentito parlar di negazionisti, eppure mi pare sia la sesta spedizione che dichiara di essere scesa, con più o meno successo, sul pianeta rosso.

Marte è di moda, anche le dichiarazioni del multimiliardario Elon Musk ne fanno una meta non così distante nel futuro, ha infatti dichiarato un probabile primo viaggio con essere umani a bordo, già nel 2026.

Pur avendo solo 16 anni, ha già fatto scrivere il suo nome negli annali del nuoto. Si chiama Benedetta Pilato, è di Taranto e durante la semifinale dei campionati europei di Budapest è stata in grado di segnare il record mondiale dei 50 metri a rana. Ovviamente ci aspettiamo ora la medaglia d’oro nella finale. Grazie Benedetta.

Intanto che va avanti la querelle fra il segretario del PD e il Presidente del Consiglio, sulla tassazione dei capitali oltre i 5 milioni che vanno in successione, e udite udite pare che interessi circa l’1% della popolazione italiana, nel mondo si discute su come tassare le multinazionali che pare non riusciranno più a godere dei privilegi che ad oggi hanno goduto. Pare che il G20 di Venezia sancirà definitivamente una tassazione pari al 15% e calcolando che si pensava ad un valore del 21%, direi che tutto sommato gli è andata bene.

Anche oggi abbiamo incontrato qualche indizio sul futuro, Marte è sempre più vicino alla terra e i progetti che lo riguardano si moltiplicheranno, il nuoto ci darà diverse soddisfazioni a livello nazionale e anche per le multinazionali è finito un periodo di privilegi fiscali.

A domani





May 22, 202105:41
Covid 19, vaccini somministrati in Italia e spesso per aiutare se stessi bisogna aiutare gli altri.

Covid 19, vaccini somministrati in Italia e spesso per aiutare se stessi bisogna aiutare gli altri.

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie che appaiono sui giornali ogni giorno per trarre indicazioni su come sarà il domani.

Oggi è sabato 22 maggio 2021 ed è la giornata internazionale della diversità biologica, e per avere un’idea di quante specie esistono sulla terra, pur se ne abbiamo catalogate circa un milione e settecento mila, si stima ne esistono da 3 o 4 milioni fino a altro 110 milioni. Ma cosa è la diversità biologica? Wikipedia ci dice che è la varietà degli organismi viventi nelle loro diverse forme, insomma animali, piante, microorganismi, e così via, che in un fragile equilibrio permettono reciprocamente la vita, fornendo acqua, ossigeno, e cibo.



Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò delle quattro fasi del Covid-19, del numero di vaccini somministrati in Italia e della donazione che l’Italia farà per aiutare a vaccinare le persone che abitano in luoghi meno fortunati.

Oggi è Santa Rita auguri a tutte le Rita, un nome che è caduto un po’ in disuso, .

Il 21 maggio del 1785 nasceva a Milano Alessandro Manzoni, autore del romanzo Fermo e Lucia, poi divenuto i “Promessi sposi”, e considerato uno dei padri della lingua italiana moderna.

Il Covid - 19 si affronta in quattro fasi, la prevenzione, la rilevazione, il contenimento e il trattamento. La prevenzione è il momento in cui attraverso l’informazione, il vaccino e il rispetto di determinate regole come ad esempio il semplice lavarsi le mani, si cerca di attenuare l’effetto o di fare in modo di non entrare in contatto con il virus, la rilevazione è il monitoraggio della popolazione, ovvero del numero dei contagiati, il contenimento sono le restrizioni necessarie per limitare l’espansione della malattia, e infine il trattamento che è la cura, ovvero la disponibilità di strutture adatte ad affrontare la malattia.
Quale paese è stato più bravo a svolgere i 4 compiti?
“Our world in data” racconta una storia di successo e non è la storia dell’Italia, ma quella della Germania, però c’è qualcosa di cui sentirsi orgogliosi, siamo l’ottavo paese per numero di vaccini somministrati, ma soprattutto siamo al quarto posto per numero di vaccini somministrati in rapporto alla popolazione, che è il dato che conta.
E se consideriamo che non eravamo partiti benissimo, direi che qualche bel passo avanti lo abbiamo fatto, quindi benvenuto Generale, che se anche qualcuno non ha gradito vedere persone in divisa al comando di un’operazione civile, mi pare che sceglierlo sia stata una corretta intuizione.
Davanti a noi ora ci sono gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Germania, ma non è ancora finita.

Intanto il nostro presidente del consiglio, ne parlo spesso perché mi pare una rara persona di buon senso, ci dice che l’Italia donerà 300 000 milioni per vaccinare le persone che hanno avuto la sorte di nascere in un paese povero, e che quindi non avrebbero accesso al vaccino. E se qualcuno non ha capito che l’unico modo per sconfiggere la malattia è vaccinare più persone possibile, quindi anche chi non potrebbe farlo per motivi economici, allora è il momento di riflettere sul fatto che i virus non conoscono confini, e come c’è voluto un attimo poco più di un anno fa a fargli attraversare il mondo, la sconfitta della malattia necessita che i paesi ricchi facciano un piccolo sacrificio, cosa che per altro ha anche una connotazione umanitaria che non guasta affatto.

Bene qualche indizio di futuro lo abbiamo incontrato, intanto una buona organizzazione da i suoi frutti e il romantico “genio e sregolatezza” lo teniamo come mito per un buon racconto cinematografico ma non come indicatore per il buon governo di una nazione, poi che il mondo è sempre più connesso e uno starnuto a Whuan può infettare in pochi giorni, un cittadino europeo, ma più di tutto più spesso di quanto si immagini, per aiutare noi stessi dobbiamo aiutare gli altri.

A domani.
May 21, 202106:32
Iceberg, disastri naturali e insetti impollinatori.

Iceberg, disastri naturali e insetti impollinatori.

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie cha appaiono sui giornali ogni giorno per trarre indicazioni su come sarà il mondo. Oggi è Venerdì 21 maggio 2021 ed è la giornata internazionale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo. Durante gli anni del colonialismo ci siamo accorti di co sa è la cultura, il patrimonio di usanze, di conoscenze di una determinata popolazione. Ora sembra ci siamo dimenticati quali ricchezza ogni cultura rappresenta, e quanto il rispetto delle altre culture arricchisce la nostra. Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di iceberg, di disastri naturali e degli insetti impollinatori. Oggi è San Vittorio. Auguri. Il 21 maggio del 4 a.C. nasce a Cordoba in Spagna, al tempo colonia romana Lucio Anneo Seneca, filosofo di fama immensa. Quanto può essere grande un iceberg? Pensate a una regione come il Molise? E poi immaginate un iceberg di quelle dimensioni. Proprio in questi giorni dall’Antartide si è staccata una massa di ghiaccio di quelle dimensioni, esattamente 4320 km quadrati di ghiaccio. Il suo nome è A 76, poco romantico, sicuramente un esperto di marketing non lo avrebbe chiamato in quel modo, avrebbe scelto qualcosa come il massiccio, il gigante di ghiaccio, oppure l’enorme. Sapete tutti cosa è un iceberg, cioè una massa di ghiaccio alla deriva, sapete qnxhe che quello che vediamo è circa un decimo di quello che è veramente, cioè che nasconde alla nostra vista il 90% del suo volume. Il suo nome significa nelle lingue nordiche montagna di ghiaccio, nessun impegno per la fantasia. Leggendo la notizia mi è venuto subito alla mente il climate change, e un’altra notizia che mi ha colpito. Nel mondo, i disastri ambientali hanno “rubato” la casa a oltre trenta milioni di persone. Un numero incredibile, come se d’un tratto mezza Italia si dovesse trovare senza un tetto, con la propria abitazione spazzata via da un uragano, un’alluvione, o chissà quale altra calamità. Ma una buona notizia al riguardo arriva dall’Agenzia Internazionale dell’Energia che ci illustra un possibile azzeramento di emissioni di gas serra per il 2050. Si tratterebbe di una vera rivoluzione che porterebbe anche circa 30 milioni di nuovi posto di lavoro. Entro il 2035 ci sarebbe anche in programma il divieto di vendita di automobili con motore a combustione interna. Chissà per quale causa, ma negli ultimi decenni abbiamo perso in Europa circa il 70% degli insetti impollinatori, l’allarme arriva dal wwf, e non è una novità, il processo è graduale. Negli Stati Uniti una catena di supermercati un giorno all’anno toglie dagli scaffali i prodotti che senza gli insetti impollinatori non potremmo più trovare in natura. Si suppone siano gli insetticidi la principale causa di tale spopolamento, ma anche qualche parassita potrebbe aver concorso all’ecatombe. Bene anche oggi abbiamo trovato qualche indizio per il futuro, intanto che su nel nord fa troppo caldo e ci sono iceberg anche grossi come una piccola regione italiana a spasso nel mare di Weddel. Prepariamoci ad accogliere anche i migranti climatici e sono circa tre colte più numerosi di coloro che scappano dalle guerre. Infine gli insetti impollinatori, presto saranno al centro delle nostre attenzioni, altrimenti i danni per la nostra agricoltura e quindi per la nostra vita sarebbe irreparabili. A domani Dopo questo periodo di forzata

May 20, 202105:46
Insolvenza delle imprese, di banca centrale cinese e criptò valute, e di quando si è vecchi.

Insolvenza delle imprese, di banca centrale cinese e criptò valute, e di quando si è vecchi.

Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si rovista fra le varie notizie che appaiono sui giornali per trarre indicazioni su come sarà il nostro mondo.
Oggi è Giovedì 20 maggio 2021 ed è la giornata mondiale delle api.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di insolvenza delle imprese, di Banca Centrale Cinese e criptò valute, e di quando si è vecchi. La Bce non ammonisce senza una ragione, e poi ci avevamo pensato un po’ tutti al fatto che molte aziende avrebbero subito dei difficili contraccolpi alla terza ondata pandemica, e che le banche esposte verso tali aziende, ovvero quelle maggiormente indebitate e le cui sorti non sono chiare, dovranno porre una particolare attenzione alla propria stabilità, poiché ci si aspetta un tasso di insolvenza maggiore di quanto non lo sia di solito. Prima della BCE il premier italiano era stato abbastanza chiaro nel suo discorso di insediamento, gli aiuti non possono essere erogati senza una corretta valutazione nei confronti di aziende o settori che non si potranno salvare, concentrando le disponibilità verso quelle che hanno un futuro. Insomma nessun accanimento terapeutico potrà riportare in vita chi ha il destino segnato.
La Financial stabilità review non porta grandi sorprese, ma Christine Lagarde probabilmente ha già un idea precisa su quali possono essere i paesi che avranno le maggiori difficoltà, anche se la momento l’ammonimento ha carattere generale.
La banca centrale cinese ha ribadito che i token digitali non possono essere usati come forma di pagamento, e con il suo miliardo e mezzo di abitanti, quando il paese del Sol levante prende una posizione, questa assume un certo peso.
In generale tutte le criptò valute si muovono come se fossero sulle montagne russe, ma in particolare possiamo vedere i bitcoin che dopo aver superato la quotazione di 63000 dollari nel corso di poco più di un mese sono scesi a poco più di 38000, ma non dimentichiamoci che a inizio gennaio erano intorno ai 30000. Un bel sali e scendi, e chissà con quale quotazione finiranno l’anno, e se qualche altra banca centrale prenderà una posizione al riguardo, ovvero se inseguiranno la corsa verso il digitale con una propria moneta, o semplicemente le combatteranno senza scendere sullo stesso campo.

Sergio Mattarella dice che è vecchio, e che fra otto mesi si prenderà il meritato riposo, è nato nel 1941 a Palermo, ed è il dodicesimo presidente della Repubblica italiana. Il suo mandato è iniziato nel 2015, il 3 febbraio.E’ figlio d’arte, per così dire, poiché il padre è stato ministro per ben cinque volte, lui prima di fare il politico è stato professore universitario. Insomma un curriculum di tutto rispetto. Ma torniamo a quello che ha detto: “sono vecchio”Cosa significa? La società italiana di Gerontologia e Geriatria riunendosi a Roma nel 2018, ci da qualche indicazione, perchè ha modificato il concetto di vecchiaia e quindi ha stabilito delle regole. Per molti anziano è chi ha superato il sessantacinquesimo anno di età, ma appartiene alla terza età se è in buona salute, alla quarta età se invece dipende da altri.
Molti altri articolano maggiormente, dividendo la vecchiaia in quattro categorie:
Giovani anziani fra i 64 e i 74 anni. Anziani fra i 74 e gli 84. Grandi vecchi dagli 85 ai 99. E centenari oltre i 99. Ma la proposta della SIGG è più semplice cioè è quella di modificare l’età nella quale si entra nell’anzianità portandola da 65 a 75 anni. Bene abbiamo visto anche oggi qualche indizio di futuro, innanzitutto abbiamo capito che nei prossimi mesi la coda della pandemia potrebbe colpire parecchie aziende, e di conseguenza gli istituti di credito che hanno imprestato soldi a quelle aziende che capitoleranno.
Poi la banca centrale cinese pare aver dato il via a una querelle con le moneta digitali, inaugurando forse una nuova stagione, ed infine, che oggi per diventare vecchi ci vuole più tempo di quanto non ne servisse qualche decennio fa. A domani
May 19, 202106:52
Covid manager, Ceuta e Melilla e distribuzione dei migranti.

Covid manager, Ceuta e Melilla e distribuzione dei migranti.

Benvenuti a indizi di futuro un podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie cha appaiono sui giornali ogni giorno per trarne indicazioni su come sarà il nostro mondo domani.
Oggi è Mercoledì 19 maggio 2021 ed è la giornata mondiale del Whisky.
A proposito di whisky, non si sa bene quando per la prima volta è stato distillato e neppure se è avvenuto in Irlanda o Scozia, ma la prima testimonianza scritta, almeno co sì ci dice Wikipedia, risale al 1405, agli annali di Clonmacnoise in Irlanda, dove si racconta di un chieftain, cioè un capo clan della zona, che morì per intossicazione a causa della bevanda.

Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di Covid manager, di Ceuta e Melilla e distribuzione dei migranti.

Oggi è sant’Urbano.

Il 19 maggio del 1762 a Rammenau in Sassonia nasceva Johann Gottlieb Fichte, filosofo iniziatore dell’idealismo tedesco.

Pare che dal 15 giugno si potrà festeggiare le nozze con un banchetto attorniato di ospiti felici di festeggiare la nuova coppia, ma il percorso è denso di ostacoli, perchè sebbene pare che la parentesi pandemica sia destinata a essere chiusa presto, e speriamo per sempre, le regole per festeggiare gli sposi sono molte.
Innanzitutto gli ospiti devono avere il certificato verde, ovvero aver completato il ciclo vaccinale, o in alternativa aver superato la malattia, o ancora aver effettuato nei due giorni precedenti la festa un tampone con esito negativo.
Il buffet, ove si voglia inserirlo nel ricevimento, deve essere rigorosamente monoporzione, oppure bisogna che personale addetto si occupi lui nel somministrare le porzioni.
A vigilare un covid manager, ovvero una persona che stila l’elenco degli invitati, lo conserva per 14 giorni, e durante la festa si assicura che ogni procedura sia rispettata.
Se poi si vuole ballare, lo si può fare all’aperto e rispettando uno spazio di 1,2 metri quadri a persona, al chiuso si passa invece ai 2 metri quadri,
Insomma, non è proprio facilissimo, ma si può fare.

L’Europa è sotto attacco, in Spagna, in una sola giornata sono arrivate 5000 persone, delle quali circa il 20% minorenni. Ceuta è stata presa di mira, e con qualsiasi mezzo è stata raggiunta dal Marocco.
Ceuta assieme a Melilla sono due città spagnole che si trovano nel continente africano, insomma un avamposto dell’Europa, luoghi in questi giorni che si stanno infiammando per le tensioni fra i due paesi, poiché pare che i gendarmi del Marocco non siano intervenuti per difendere la frontiera.
Non solo Lampedusa è quindi meta di migranti, come si poteva immaginare.

Bene anche oggi qualche indizio sul futuro, intanto pare chiaro che il green pass lo metteranno un pò da tutte le parti, visto che sicuramente avrà anche un compito di incentivo alla vaccinazione per coloro che non sono troppo convinti o al contrario sono convinti no vax , ma che per poter varcare i confini e svolgere vita sociale potrebbero poi convincersi a saltare il fosso.
Invece per quanto riguarda i migranti, siamo alle solite, l’Europa ha bisogno di forza lavoro, ha bisogno di giovani, e quando questi arrivano invece di organizzare una distribuzione delle risorse in funzione delle necessità, si chiude a riccio come se venissero a usurpare il nostro benessere. Lo. Stesso benessere che la mancanza di nuova forza lavoro andrà a depauperare, bella parola che significa impoverire.

A domani






May 18, 202105:56
Export, bitcoin che inquinano e medicina di genere.

Export, bitcoin che inquinano e medicina di genere.

Benvenuti a indizi di futuro, il podcast nel quale parliamo di ciò che accade in questi giorni per immaginare quello che accadrà domani. Oggi è Martedì 18 maggio 2021 ed è la giornata internazionale dei musei.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di export, di Bitcoin che inquinano e di medicina di genere.


Se conoscete un Felice fategli gli auguri, è il suo onomastico.

Il 18 maggio del 1872 nasceva Bertrand Russell filosofo, matematico e saggista britannico, da ricordare anche come esponente del movimento pacifista.


Interdipendenze, ovvero rapporti di scambio commerciali che implicano complesse reciproche dipendenze.
Come recitava la vecchia canzone/filastrocca: per fare un albero ci vuole un seme, per fare un seme ci vuole un frutto e così via, per produrre beni ci vogliono materie prime, ci vuole energia, ci vogliono conoscenze tecniche, manodopera, insomma come per una ricetta ci vogliono diversi ingredienti, e non sempre si trovano presso la propria nazione.
Si creano per tanto connessioni commerciali, che sono anche interdipendenze.
Vediamo attraverso i dati dell’Istat come la pandemia ha modificato tali rapporti, analizzando qualche dato che si riferisce all’anno appena trascorso, ad esempio il settore tessile il cui export ha sofferto del 19,5%, mentre la farmaceutica ha avuto un incremento del 3,8%, le esportazioni di alimentari le bevande e il tabacco sono salite dell’1%, così come l’agricoltura, che si è però fermata allo 0,7%. Infine i macchinari e i mezzi di trasporto che hanno diminuito le esportazioni rispettivamente del 12,6% e dell’11,6%.
Insomma, un quadro non certo roseo, come purtroppo ci aspettavamo, ma quando ci sono dei grandi sconvolgimenti a volte si riesce a prendere spazio in luoghi dove magari prima non si era mai riusciti ad arrivare e speriamo al riguardo che l’imprenditoria italiana abbia estratto qualche asso dalla manica.

Intanto il bitcoin scende senza freno, accompagnato dalle dure considerazioni di Elon Musk sul fatto che l’elettricità consumata da bitcoin è troppa, o per meglio dire per il fatto che spesso venga prodotto utilizzando combustibili fossili, ovvero che si inquini troppo per le procedure necessarie alla costituzione e transizione della moneta.
Non ci si pensa ma i processi di digitalizzazione consumano energia, e quindi producono CO2 se la stessa non proviene da fonte rinnovabile.
L’università di Cambridge ha fatto un calcolo sul consumo energetico delle transazioni effettuate con la cripto moneta in questione, e l’energia necessaria equivale a un quantitativo simile a quello utilizzato da un’intera nazione come ad esempio l’Argentina.

Se ne sente parlare, si può intuire di che si tratta e ci si chiede perché non ci aveva ancora pensato nessuno. E’ la medicina di genere, basata sull’appropriatezza della cura, poiché la sintomatologia e la risposta terapeutica sono differenti nei due sessi.
La prima volta se ne sentì parlare all’inizio degli anni novanta negli Stati Uniti, ma ora si affaccia anche nel nostro paese. Insomma differenziare in base al genere perchè ciò consente di migliorare la cura.

Bene anche oggi abbiamo scovato qualche indizio di futuro, l’export come si poteva prevedere è calato durante la pandemia, e sicuramente gli equilibri andranno ridefiniti, il bitcoin inquina moltissimo ma credo che Elon Musk lo sapesse anche qualche settimana fa, e le medicine avranno un fiocco rosa e celeste per intonarsi al genere? Chissà.
A domani.


May 17, 202105:33
Città verdi integrate nella natura e premi ricevuti per l’ecoinnovazione.

Città verdi integrate nella natura e premi ricevuti per l’ecoinnovazione.

Benvenuti a indizi di futuro. Oggi è Lunedì 17 maggio 2021.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di città verdi perfettamente integrate nella natura, e premi ricevuti per le loro ecoinnovazioni.

Oggi è la giornata internazionale della luce.
Il Santo del giorno è Pasquale.

Il 17 maggio del 1866 nasceva in Hunfleur in Francia Erik Satie


In Europa circa i due terzi della popolazione vive nelle aree urbane, e pare che la tendenza mondiale di accentrare verso la città tutti gli abitanti non conosca freno, ma paradossalmente nonostante il desiderio di urbanizzazione, c’è anche forte un desiderio di integrazione dell’urbano con la natura o viceversa.

Desiderio di natura e di città, i più grandi architetti fanno a gara per costruire grattacieli confusi nel verde di alberi e cespugli su di ogni poggiolo, e boschi con integrati edifici.
Si veda a tal riguardo un bell’esempio come il progetto “Bosco verticale” edificato a Milano dello studio Boeri, nel quale in due grattacieli si concentra la quantità di alberi, arbusti e piante, equivalenti a 30 000 metri quadri di foresta.

Un altro progetto interessante è quello dell’architetto Renzo Piano per l’accademia di scienze della California, un edificio che si trova all’interno del Golden Gate Park a San Francisco.
Il tetto di 60000 metri quadri è costruito con materiali interamente riciclabili, si integra completamente nel paesaggio e assorbe pressochè tutta l’acqua piovana che vi precipita.

Ma torniamo al tema principale, ovvero gli esempi creativi di ecoinnovazione in grado di ispirare il Vecchio continente, cioè l’Europa. Questa è la carta d’identità delle Capitali Verdi europee, le tredici città che dal 2010 in poi si sono aggiudicate il prestigioso premio istituito dalla Commissione Ue.
L’edizione del 2022 è stata vinta da Grenoble, prima abbiamo visto Laki in Finlandia, Stoccolma, Copenhagen, Oslo, Lisbona, Amburgo e altre, città che si sono distante per aver portato a termine un progetto di integrazione nell’ambiente, sostenibilità urbana, o aver contribuito alla lotta al climate change.
La giuria internazionale ha il compito di esaminare dodici indicatori: qualità dell’aria, inquinamento acustico, gestione dei rifiuti, trattamento delle acque, natura e biodiversità, utilizzo sostenibile del suolo, ecoinnovazione, mobilità urbana sostenibile, energie pulite, governance, mitigazione e adattamento al climate change.
Il premio riguarda le città che hanno superato i 100000 abitanti, ma il successo dell’iniziativa ha fatto si che ora si sia istituito un premio simile, ma per le città che hanno dai 20000 ai 100000 abitanti.

Bene anche oggi abbiamo incontrato un indizio di futuro, le città dei prossimi annio saranno sempre più verdi e perfettamente integrate nella natura.
Salviamo il pianeta.

A domani.







May 16, 202104:44
5 milioni di riscatto, hacker e credenziali di accesso

5 milioni di riscatto, hacker e credenziali di accesso

Benvenuti a indizi di futuro. Oggi è Domenica 16 maggio 2021.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di 5 milioni di riscatto, hacker, e credenziali di accesso.

Oggi è la giornata internazionale della luce.
Il Santo del giorno è Ubaldo.

Il 16 maggio del 1898 nasceva a Varsavia in Polonia Tamara de Lempicka.

Cinque milioni di dollari sono nulla per il più grande oleodotto USA, la Colonial Pipeline, ma sono un prezzo enorme da pagare per ciò che rappresenta l’accaduto.
La notizia è stata resa nota da Bloomberg, e pare che la società si sia arresa a una presunta squadra di hacker di origine dell’est Europa che ha tenuto sotto scacco la compagnia, bloccandone l’operatività e creando allarme fra gli automobilisti timorosi di rimanere privi di carburante.

Gli hacker autori del ricatto, sarebbero stati pagati in crypto moneta, quindi il malloppo risulta non rintracciabile.
Le criptò monete sembrano essere una bella opportunità per i malviventi. Insomma invece che pistole e fughe rocambolesche fra le strade della città a bordo di un auto colma di borse piede di denaro i rapinatori del 2020 sono nascosti chissà dove dietro a una tastiera e possono mettere in ginocchio aziende di ogni genere, città di ogni dimensioni e addirittura intere nazioni.

Pensate a un hacker che riesca a prendere il controllo di una centrale nucleare, una centrale elettrica, o il traffico aereo di un aeroporto.
Premendo qualche tasto può causare disastri impensabili.
E il terrorismo?
L’umanità è minacciata dalla stessa straordinaria invenzione che gli ha permesso negli ultimi decenni si facessero grandi passi avanti nell’ambito della tecnologia.
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Quindi come è accaduto che i nuovi miliardari che hanno scalato le classifiche di Forbes grazie alle loro intuizioni informatiche, ai loro software, ai loro prodotti legati a internet, lo stesso sta accadendo ai delinquenti, cioè i grandi tesori si costituiscono facendo correre le dita sulle tastiere dei computer invece che sui grilletti delle armi da fuoco.

Delinquenza 2.0 in contrapposizione alle nuove forze dell’ordine, cioè aziende esperte in cyber Security che sono e diventeranno ancora più importanti nella gestione di determinati servizi.

Insomma pare che la popolazione sia minacciata da virus di ogni tipo, da quelli che ne intaccano la salute, a quelli che corrompono i computer che gestiscono i servizi più disparati.
Avere ad esempio prendere il controllo su di una diga può tenere in scacco migliaia di persone, o addirittura una città.
Un cyber attacco può causare danni anche senza entrare nel sistema, ad esempio sovraccaricandolo dall’esterno con un numero grandissimi di attacchi simultanei e rendendolo inoperativo per ore , oppure si possono fare furti di identità, si possono intercettare e modificare email, si possono simulare invii di email da parte di istituti di credito per rubare le credenziali di accesso dei clienti.
L’unico limite è la fantasia.

Parlando con un esperto informatico, alla mia richiesta: ma dove posso tenere le password oramai tantissime e impossibili da tenere a memoria, mi ha risposto: scrivile su di un pezzo di carta e nascondilo.

Bene anche oggi abbiamo incontrato qualche indizio di futuro, e riguarda la custodia delle nostre credenziali di accesso che saranno sempre più complesse e difficili da espugnare come vere e proprie cassaforti dove terremo i nostri beni.
E anche un allarme per il futuro, perchè i terroristi non metteranno bombe, ma digiteranno codice sulle tastiere dei computer.
A domani.
May 15, 202105:14
Atm, bancocard e carte di credito

Atm, bancocard e carte di credito

Benvenuti a indizi di futuro. Oggi è sabato 15 maggio 2021.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di ATM, Bancocard e carte di credito.

Oggi è la giornata internazionale delle famiglie.
Il Santo del giorno è Isidoro.

Il 15 maggio del 1891 nasceva a Kiev in Ucraina Michail Bulgakov scrittore russo di fama mondiale.

Siamo soliti dire deve fare un prelievo al bancomat, ma in realtà quell’aggeggio che in modo automatico e a qualsiasi ora svolge buona parte delle operazioni bancarie correnti quale consultazione del conto, deposito contanti, deposito assegni, pagamento bollette, bonifici e diversi altri, e ci dispensa denaro, naturalmente se sul nostro conto corrente è depositato, si chiama ATM, ovvero Automated Teller Machine.

Bancomat è invece il circuito attraverso il quale buona parte degli ATM opera, ovvero uno dei circuiti di pagamento più utilizzati. Gli altri circuito maggiormente diffusi sono il Vpay per le carte Visa e Maestro per le carte Mastercard.

Lo strumento attraverso il quale si opera su di un ATM è la bancocard o carta di debito, che è collegata al proprio conto corrente e sul quale permette di operare anche quando si acquista in un negozio.

La carta di debito necessita di un pin per poter essere utilizzata, ma molte hanno la capacità di svolgere la loro funzione, per piccole cifre normalmente non sopra i 50 Euro, anche contact less ovvero senza contatto, cioè il pagamento avviene avvicinando la carta al dispositivo POS.

Il POS, Point of sale, è lo strumento che consente l’utilizzo della carta di pagamento per acquistare beni o servizi, ovvero che permette il trasferimento in tempo reale del denaro dal conto dell’acquirente al conto del venditore.

Nell’elencare tutti questi strumenti, non possiamo tralasciare uno strumento importante che è la carta di credito.
Anch’essa è una carta di pagamento, ma si differenzia dal bancocard perchè non opera in tempo reale sul conto corrente, ma posticipa l’addebito in un momento successivo, spesso il giorno 15 di ogni mese, ovvero non oltre i 30 giorni.
Esistono poi carte che hanno posticipi maggiori, ma non sono la norma.
Il limite di utilizzo viene concordato con la banca, e oscilla da qualche migliaio di Euro per i modelli standard fino a valori più importanti per le carte speciali, denominate spesso oro o platino che consentono limiti delle decine di migliaia di euro.
Ovviamente il limite di utilizzo è proporzionale ai denari posseduti dal cliente, così come il costo annuale che oscilla da zero a centinaia di euro.
Spesso, alla carta di credito si possono collegare carte virtuali che vengono generate per essere usate generalmente per gli acquisti online e possono valere per un certo periodo e per un certo importo, oppure per una sola operazione.

Bene, anche oggi abbiamo visto qualche indizio del nostro futuro, e sebbene in Italia i pagamenti elettronici non sono mai stati molto diffusi, la pandemia e le incentivazioni dello Stato all’utilizzo hanno accelerato un processo che porterà gradualmente a sostituire la moneta contante.

A domani






May 14, 202105:03
Diritti umani, accordo di Malta e Mario Draghi

Diritti umani, accordo di Malta e Mario Draghi

Benvenuti a indizi di futuro. Oggi è venerdì 14 maggio 2021.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di Diritti umani, accordo di Malta, e Mario Draghi.

Oggi è la giornata mondiale della preghiera, del digiuno e della carità.
Il Santo del giorno è Mattia.

Il 14 maggio del 1969 nasceva a Melbourne in Australia Cate Blanchett star del cinema e icona di eleganza.

Nessuno sarà lasciato solo in mare sono le parole che il premier italiano ha sottolineato parlando del problema degli sbarchi, ma immediatamente dopo aver fatto presente quale è la posizione dell’Italia per ciò che attiene i diritti umani, ovvero posto l’attenzione a quelle che sono le regole: accordi di Malta e rimpatrio per chi non ha diritto.

L’accordi di Malta è stato definito un “meccanismo temporaneo di solidarietà” la cui finalità è regolare gli accadimenti legati al fenomeno migratorio nelle acque del Mare Mediterraneo.
La diatriba è sempre la difficile lotta fa i bisogni europei di nuova forza lavoro, ma nel contempo la salvaguardia dell’identità nazionale.
Problema che solo una ben determinata organizzazione potrebbe risolvere integrando chi proviene da paesi stranieri attraverso una adeguata istruzioni sulla lingua e le regole che il paese ospitante ha in uso. Tema delicato, di difficile attuazione in un momento in cui si discute sull’essere o meno consenziente di Biancaneve a ricevere il bacio del principe, perché imporre una cultura, di questo si tratta quando si vuole mantenere un’identità nazionale e nel contempo accettare l’immigrazione, non credo sia un tema accettato dai recenti sviluppi attinenti l’inclusione.
Perchè se inclusione è, e prendo la definizione di Wikipedia che leggo copio pedissequamente per evitare di dare un’opinione su un argomento spinoso e in continuo divenire: L'inclusione sociale rappresenta la condizione in cui tutti gli individui vivono in uno stato di equità e di pari opportunità, indipendentemente dalla presenza di disabilità o di povertà[2].

indubbiamente essendo il non parlare la lingua del luogo e il conoscere le regole un fattore ostativo all’equità e alle pari opportunità, sarà necessario se vogliamo proseguire questa bellissima strada che ci porterà ad essere sempre più uguali anche se diversi, a creare un luogo dell’integrazione per favorire coloro che arrivano da altri paesi a divenire educati alle leggi vigenti sul nostro territorio, e capaci di comunicare nella nostra lingua..

Tornando alle parole di Draghi e al riferimento agli accordi di Malta, la determinazione e l’autorevolezza del premier peserà in Europa per fare si che i criteri di redistribuzione siano rispettati.

Bene anche oggi abbiamo incontrato qualche indizio di futuro, e più- precisamente riguardo all’integrazione probabilmente sarà necessario migliorare l’organizzazione per fare si che chi è accettato nel nostro paese possa godere degli stessi diritti e naturalmente degli stessi doveri di ogni altro cittadino italiano.
Riguardo invece all’autorevolezza del nostro Presidente del Consiglio, che dire, pare una moneta sempre più preziosa.

A domani.
May 13, 202104:54
Spray nasale, quanto guadagna il Presidente del Consiglio e i viadotti della Liguria.

Spray nasale, quanto guadagna il Presidente del Consiglio e i viadotti della Liguria.

Benvenuti a indizi di futuro. Oggi è giovedì 13 maggio 2021.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di spray nasale, quanto guadagna il Presidente del Consiglio e i viadotti della Liguria.

Oggi è la giornata mondiale del sonno.
Il Santo del giorno è la beata vergine Maria di Fatima, auguri a tutte le Maria.

Il 13 maggio del 1950 nasceva nel Michigan Stevie Wonder straordinario musicista e padre di nove figli.

A Genova è partita la sperimentazione per uno spray nasale il cui ruolo potrebbe divenire importante per i malati di Covid-19 i cui sintomi sono lievi. Si tratta di una semplice soluzione di acqua e acido iplocloroso, capace di ridurre la carica batterica nei condotti nasali e quindi anche una minor probabilità di contagiare.
Orgoglioso il presidente della regione, e anche lo staff dell’Ospedale Policlinico Sas Martino. Se i test sull’uomo saranno positivi, entro fine anno lo spray potrebbe già trovarsi in commercio.

Intanto Mario Draghi, il presidente del consiglio in carica dichiara di non percepire alcun stipendio per svolgere il ruolo politico che ora ricopre. Ad ogni modo non preoccupiamoci perché la sua dichiarazione dei redditi ci racconta di una persona che non ha bisogna di denaro, sono quasi 600000 mila gli introiti dichiarati nel 2019, e oltre a questa entrata pare possedere immobili e terreni.

In Liguria si trema per un altro ponte che pare perdere pezzi, e il traffico pesante viene deviato sull’Aurelia, cioè sulla statale che segue la costa.
Nella zona di Sestri Levante sono in molti a lamentare che da anni il degrado della struttura viene denunciato, ma nessuno ha mai fatto nulla, e il ponte ora pare gravemente danneggiato.
La querelle si inasprisce e il presidente della regione invoca i diritti dei liguri, da oltre un anno in grande difficoltà per la viabilità autostradale, ma qualsiasi scontro non potrà fare nulla per scongiurare i pericoli, e i tempi per la messa in sicurezza della struttura non sembrano brevi, e la ripartenza, specie per ciò che riguarda trasporti e turismo non sarà certo aiutata dalle problematiche che la viabilità offrirà a turisti e TIR che dovranno uscire dall’autostrada per poterci rientrare solo dopo qualche chilometro probabilmente di traffico molto intenso.

Bene anche oggi qualche indizio di futuro lo abbiamo trovato. Innanzitutto pare che a breve non ci sarà un metodo rimasto intentato per intralciare la prolificazione del virus, ma benvenuti ai farmaci che possono essere d’aiuto.

Sempre più le cariche importanti dello stato hanno bisogno di essere riscoperte da personaggi di grande carisma guadagnato con una lunga carriera, persone capaci di dare il buon esempio, e dotate di un profondo senso patriottico.

Infine le autostrade in Liguria dove non sembra che il Ponte Morandi fosse l’unico problema, ma che quello fosse l’apice di una serie di gravi situazioni che stiamo giorno dopo giorno scoprendo, e che prevederanno anni di attente manutenzioni.

A domani.




May 12, 202104:59
Centri commerciali, shopping e richiami vaccinali

Centri commerciali, shopping e richiami vaccinali

Benvenuti a indizi di futuro. Oggi è Mercoledì 12 maggio 2021.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di Centri commerciali, shopping per divertimento, e quando fare il richiamo del vaccino.

Oggi è la giornata mondiale dell’infermiere, attività lavorativa che ha vissuto momenti difficilissimi.
I Santi del giorno sono Néreo e Achìlleo.

Il 12 maggio del 1907 nasceva Katharine Hapburn indimenticabile attrice americana.

Forse le vendite online hanno soppiantato l’oramai divenuto vetusto centro commerciale, ma sono comunque circa 800000 i lavoratori che interessano i circa 1300 centri commerciali italiani.
Ieri hanno scioperato, una serrata simbolica per portare all’attenzione dei governanti le problematiche vissute in questi mesi, e il desiderio di poter riaprire nei week end.
I dati ISTAT parlano chiaro, e la caduta del 2020 ha avuto e avrà forti ripercussioni sul settore. D’altro canto quel + 33,8% segnato dal e-commerce ha trovato le proprie risorse nelle casse del commercio tradizionale, che specie nel settore non food è capitolato.
Il ruolo del mercato digitale, insomma, è sempre più importante, e sempre di più lo sarà, nonostante l’età media avanzata della popolazione del nostro paese si sono fatti passi avanti nella digitalizzazione, forse anche spinti più della necessità che della volontà o della capacità organizzativa delle nostre istituzioni che in questi ultimi anni non avevano incentivato alla transizione.
Ma il centro commerciale offre anche un aspetto ludico, lo shopping sfilando davanti alle vetrine è anche un passatempo che diletta molte persone. L’impatto dell’emergenza Covid-19 ha però modificato le abitudini di molte persone e un tentativo di rivalsa per far riprendere le persone a circolare nelle gallerie colorate sfavillanti di offerte di ogni genere sarà fatto, e probabilmente passerà per nuove esperienze di acquisto. La battaglia è quindi aperta e più viva che mai.Però se buttiamo lo sguardo oltreoceano le difficoltà del negozio fisico che già erano evidenti prima della pandemia, ora paiono aggravarsi.
Il settore ha un importante incidenza nel Pil italiano, circa l’8% e naturalmente a ciò equivale un mancato introito per il fisco di circa 8 miliardi dichiara il presidente di Federdistribuzione all ANSA.
Intanto non c’è una data per la riapertura dei centri commerciali.

Querelle fra il Comitato tecnico scientifico e Pfizer, i primi spostano la seconda dose a a un intervallo di 42 giorni, mentre i secondi dicono che la sperimentazione è stata fatta con un richiamo a 21 giorni, e che quindi non ci sono basi scientifiche su questo prolungamento salvo che è già stato fatto in alcuni paesi. Insomma come al solito regna la confusione e da una parte urge il desiderio di vaccinare almeno con una dose più persone possibili, e dall’altra attenersi alle regole di chi ha studiato e poi prodotto il vaccino.
Una bella responsabilità prendere una decisione del genere, fra qualche anno sapremo se è stata una scelta corretta o meno.
Ancora più strano, però il fatto che alcune regione abbiano scelto di distanziare la prima e la seconda dose di 42 giorni, altre di 35, insomma c’è confusione nella confusione.
Intanto la ragazza che per sbaglio ha ricevuto sei dosi di vaccino, che ora pare fossero quattro, sta bene, e incredibile, ma pare dovrà rifare il vaccino, perché in quella dose non svolge le sue funzioni.
Incredibile.
Ad ogni modo qualche indizio di futuro lo abbiamo trovato anche oggi, i centri commerciali diventeranno sempre più luoghi di svago, e probabilmente, il ruolo dei produttori di vaccino dovrà andare oltre gli attuali compiti e stabilirà anche delle precise procedure per la somministrazione.
A domani



May 11, 202105:48