Labirinti - Ipnosi e Psicologia Pragmatica

Dal vestiario al linguaggio il nostro spirito gregario ha sempre avuto un ruolo predominate nelle nostre relazioni. Siamo ancora in grado di negoziare una nostra identità a prescindere dalle mode attorno a noi?

Regina fra le emozioni basilari la paura è la sfida più ardua della nostra esistenza.

Dalle organizzazioni alle famiglie passando per le persone la parola “cambiamento” è stata a lungo un argomento inevitabile. Tutti l’hanno evocata come la cosa più semplice del mondo. Come vedremo non è così.

La coscienza è riducibile alla materia e all’energia? Secondo i matematici dell’intelligenza artificiale lo è. Non così per Federico Faggin, fra i padri del microprocessore, imprenditore tecnologico di grande successo che oggi afferma che “la coscienza, in quanto proprietà irriducibile della materia, deve essere presente in essa ancora prima dello spaziotempo e dell’energia”

Siamo molto legati all’idea che l’uso dei simboli sia solo quello interpretativo. A patto di definire quante accezioni possano esistere per la parola, discutiamo di come un simbolo possa essere usato in maniera creativa e propositiva, invece che diagnostica.

Marco illustra la sua modalità di lavoro con la preghiera e discutiamo a proposito dei diversi significati della parola. In ultimo ascoltiamo un esempio pratico tratto da una seduta reale.

Che cosa può dire l'ipnosi riguardo al tema molto discusso in questi giorni delle nuove abitudini (detto anche all'inglese new habits) e sulle trappole mentali che porta con sé.

Quante pratiche di sviluppo personale o di psicoterapia sono state rase al suolo dai progetti di normalizzazione? Che ne è stato della fisicità dei gruppi? Possiamo spostare tutto nell'immaginario? E… che differenza ci può essere fra un percorso di ipnosi e una fumeria d'oppio?
Queste le principali domande del nostro viaggio nei labirinti dell'esperienza mentale di oggi.
Riflessioni per professionisti, per clienti, ma anche per chi, pur non essendosi mai posto certe domande ha il sentore che qualcosa di strano sia già accaduto e desidera porvi riparo o, quantomeno, evitare di subirne gli effetti in maniera inconsapevole.

Rapporti amore-odio fra informatica e psicologia. Eppure nel digitale — che è un territorio pieno di mappe e non una tecnica — esistono personaggi molto ipnotici così come la conoscenza degli stati mentali rende molto più chiaro il cyberspazio alle persone reali di quello che ci si potrebbe aspettare da un esperto di informatica.

Sentirsi psicologi o non sentirsi psicologi, questo è il dilemma? Chiamarli pazienti o non chiamarli pazienti? Sentirsi pazienti o sentirsi clienti? Volere una diagnosi o rifiutare una diagnosi? Ma, al posto suo, tu accetteresti un paziente come te? Ironia della parte, dove si discute di quello che si nasconde dietro alle parole cliniche e che tutti danno per scontato.

«Ma la mamma non t’ha detto niente?» costruttivismo immaginazione e sessualità

Giocare, raccontare storie, nutrirsi bene sono fra i capisaldi dell’apprendimento sano, mentre la didattica per schede crea umani incompleti. Occorre compensare i problemi creati dagli esperti?

Siamo sicuri che i ragazzi con disturbi di apprendimento non abbiano ereditato da altri i loro problemi e che la loro cura non possa risiedere altrove?

Esiste un momento del percorso terapeutico o di coaching che ha un'importanza cruciale e si tratta di una pratica da introdurre anche nella nostra vita di tutti i giorni: il riepilogo del significato del lavoro svolto.

In un periodo come questo in cui le depressioni incalzano è più efficace un lavoro psicopatologico o uno di sviluppo personale?

Con Ennio Martignago e Marco Chisotti. Le origini e il divenire di un cambiamento rivoluzionario della psicoterapia. Dalle lontane origini dell #'ipnosi e della filosofia alle nuove correnti dalla Programmazione Neuro Linguistica ( #NLP #PNL ) alla #Psicoterapia Breve #Strategica. Il coinvolgimento dell'ambiente e del #gruppo nell'esperienza d'aiuto. Serie: Labirinti - Nuova psicologia pragmatica
Filmato nel canale La Soglia dell’attenzione